Lunedì 25 Gennaio 2021 08:45 |
giorno della memoria 2021IL VALORE: della vita, della persona, della libertà, in cui ogni uomo impara a "farsi libero" nella percezione e nel rispetto della libertà dell'altro; dell'amore, intimamente coniugato con l'esigenza della giustizia; della famiglia, come luogo dove si promuovono l' "essere in relazione"; della solidarietà, vissuto come impegno per il bene comune; della responsabilità, come osservanza delle leggi, come tutela e conservazione del beni pubblici in collaborazione con le istituzioni. L'eclissi della legalità, il diffondersi di pratiche illecite, il dimenticare chi ha agito per il bene comune e ha accettato il rischio di perdere la vita sono le estreme conseguenze della perdita dei valori. Davigo P. in "Appunti di cultura e politica" affermava: "In questo Paese si continua a confondere la malattia con i suoi sintomi, si pensa di poter curare la febbre buttando via il termometro". https://www.flickr.com/photos/22523260@N04/albums/72157718056282333 prof.ssa Teresa Natale Gentilissime/i, quando ci apprestiamo a ricordare la giornata del 27 gennaio, il pensiero corre verso le scuole, verso i giovani, i docenti che con impegno non hanno mai smesso di spiegare l’importanza di non dimenticare. Noi adulti abbiamo avuto tutto il tempo di vedere il Processo di Norimberga. Le atrocità dei filmati non lasciano dubbi. Le responsabilità accertate e le condanne eseguite. L’Italia firmò le leggi raziali, perseguitò gli ebrei, inflisse durissime torture. A differenza della Germania, ci portiamo il peso di non essere riusciti a celebrare il processo ai fascisti, nonostante le migliaia di morti di Partigiani. Il coraggio di mettere a disposizione la propria vita pur di ritornare alla democrazia.Stiamo vivendo un secondo olocausto, le scuole restono chiuse per il volere degli insegnanti e dei presidi. Lo stipendio arriva lo stesso. Viva l'Italia, l'Italia che non muore...
Fonte: getty-images Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della memoriaIl Giorno della memoria cade ogni anno il 27 gennaio. L'evento si celebra ogni anno in Italia e nel resto del mondo: ma cosa si intende per “memoria”? E perché, e soprattutto cosa è importante ricordare? Cercheremo di chiarire il senso e la storia di una giornata commemorativa - istituita in Italia nel 2000 ed in tutto il mondo nel 2005 - che non va considerata tanto come un omaggio alle vittime del nazismo, quanto un’occasione di riflessione su una storia che ci riguarda da molto vicino. Il 27 gennaio 1945 la 60esima armata dell'esercito sovietico abbatte i cancelli di AuschwitzIl 27 gennaio 1945 è il giorno in cui, alla fine della seconda guerra mondiale - i cancelli di Auschwitz vengono abbattuti dalla 60esima armata dell’esercito sovietico. Il complesso di campi di concentramento che conosciamo come Auschwitz non era molto distante da Cracovia, in Polonia, e si trovava nei pressi di quelli che erano all’epoca i confini tra la Germania e la Polonia. Con l’avvicinarsi dell’Armata Rossa, già intorno alla metà di gennaio, le SS iniziarono ad evacuare il complesso: circa 60.000 prigionieri vennero fatti marciare prima dell’arrivo dei russi. Di questi prigionieri, si stima che tra 9000 e 15000 sarebbero morti durante il tragitto, in gran parte uccisi dalle SS perché non riuscivano a reggere i ritmi mostruosi della marcia. Altri prigionieri, circa 9000, erano stati lasciati nel complesso di campi di Auschwitz perché malati o esausti: le SS intendevano liquidarli, ma non ebbero il tempo necessario per farlo prima dell’arrivo dei sovietici. Appunti
Tesina sulla persecuzione degli ebrei27 gennaio 1945: fine della persecuzione del popolo ebraico Le SS riuscirono invece ad eliminare qualcos’altro: quante più prove possibile dei crimini che avevano commesso, facendo esplodere diverse strutture, alcune delle quali contenevano i forni crematori industriali (dove venivano bruciati i cadaveri delle persone uccise ad Auschwitz), ed altre proprietà delle vittime dello sterminio. Quando la 60esima armata dell’esercito sovietico arrivò al campo principale di Auschwitz, intorno alle 3 di pomeriggio, e dopo una battaglia in cui persero la vita più di 200 sovietici, si trovò davanti uno scenario desolante. Circa 9.000 prigionieri, i più deboli e ammalati, erano stati lasciati indietro: 600 di loro erano già morti. La stampa sovietica non accolse con troppo clamore la liberazione di Auschwitz, e tuttavia la giornata del 27 gennaio è andata ad assumere col tempo un significato simbolico: quello della fine della persecuzione del popolo ebraico. 2Il giorno della memoria in Italia
Fonte: getty-images Con la legge 211, dal 2000, in Italia ogni 27 gennaio si commemora il "Giorno della memoria"Dato il significato simbolico della data, il 20 luglio del 2000 in Italia è stata approvata una legge (la numero 211), composta da due semplici articoli. Questa legge istituisce ogni 27 gennaio il “Giorno della Memoria”: una commemorazione pubblica non soltanto della shoah, ma anche delle leggi razziali approvate sotto il fascismo, di tutti gli italiani, ebrei e non, che sono stati uccisi, deportati ed imprigionati, e di tutti coloro che si sono opposti alla ‘soluzione finale’ voluta dai nazisti, spesso rischiando la vita. In occasione della giornata della memoria vengono organizzati cerimonie ed eventiQuesta legge prevede l’organizzazione di cerimonie, incontri ed eventi commemorativi e di riflessione, rivolti in particolare (ma non soltanto) alle scuole e ai più giovani. Lo scopo è quello di non dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come dice la stessa legge “simili eventi non possano mai più accadere”. Come queste parole indicano chiaramente, non si tratta affatto di una ‘celebrazione’, ma del dover ribadire quanto sia importante studiare ciò che è successo in passato. 3La risoluzione ONU del 2005
Fonte: getty-images L'ONU nel 2005 proclama il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell'OlocaustoL’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunitasi il 1° novembre 2005, ha proclamato ufficialmente, in occasione dei 60 anni dalla liberazione dei campi di concentramento, il 27 gennaio Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. In questo l’Italia ha anticipato di 5 anni la risoluzione dell’ONU, insieme a numerosi altri paesi che avevano istituito giornate commemorative nazionali per il 27 gennaio, come la Germania (1996) o il Regno Unito dal (2001). Approfondisci
Se questo è un uomo, di Primo LeviIl 27 gennaio di ogni anno tutti gli stati membri dell'ONU hanno il dovere di dare "lezioni dell'olocausto" alle generazioni futureSecondo il testo dell’Assemblea Generale del 2005, ogni anno, il 27 gennaio, tutti gli stati membri delle Nazioni Unite hanno il dovere di inculcare nelle generazioni future le “lezioni dell’Olocausto”. A questo scopo è stata istituita una task force internazionale per l’educazione, la ricerca ed il ricordo. Questa risoluzione rifiuta inoltre in modo chiaro qualsiasi tentativo di negazione dell’Olocausto come evento storico, sia totale che parziale, chiedendo parallelamente che i luoghi che un tempo ospitavano campi di concentramento, di lavoro e di sterminio vengano conservati. In questa giornata, inoltre, l’intolleranza, l’odio e l’aggressività verso persone e comunità motivate da differenze religiose ed etniche sono condannate senza riserva. L'ingresso di Auschwitz: "Il lavoro rende liberi" 4Giorno della memoria, quali sono gli altriGenocidio degli armeni: riassuntoLo Stato italiano riconosce altre giornate della memoria in ricordo delle vittime del terrorismo e delle stragiIl 27 gennaio è una giornata celebrativa (in questo caso sia nazionale che internazionale), e non è certo l’unica solennità che osserviamo ogni anno in Italia allo scopo di commemorare vittime. Ricordiamo, tra le altre:
Esistono inoltre numerose solennità civili:
Fonte: getty-images Negli anni ’70 ci sono stati altri tentativi di GenocidioNel corso della storia ci sono stati diversi tentativi di genocidio: tra i più recenti c’è quello degli armeni in Turchia (durante la Prima guerra mondiale), o quello compiuto dalla dittatura comunista in Cambogia a metà degli anni ‘70, o le terribili deportazioni di contadini volute da Stalin negli anni ‘30 o ‘40. Lo stesso termine ‘genocidio’, tuttavia, è stato coniato in occasione della Shoah. Ciò che rende unica la Shoah è il fatto che si trattò di un genocidio razionale, ben organizzato, che si avvaleva della tecnologia e di impianti efficienti per sterminare un popolo intero nel cuore dell’Europa. 5Giornata della memoria 2021: perché è importante ricordare?
Fonte: istock Il ricordo della shoah non riguarda solo gli ebrei ma l'intera umanitàRicordare e commemorare le vittime della shoah non significa affatto trascurare altri genocidi, né tantomeno stabilire inutili ‘priorità’ tra stermini e dolori di un popolo piuttosto che di altri popoli. Il giorno della memoria non è un omaggio alle vittime, ma semplicemente un riconoscimento pubblico e collettivo di un fatto particolarmente grave di cui l’Europa è stata capace, e a cui l’Italia ha attivamente collaborato. Nel 2001, il teorico e saggista Tzvetan Todorov ha scritto in un libro, Memoria del bene, tentazione del male che “la singolarità del fatto non impedisce l’universalità della lezione che se ne trae”: in altri termini, la memoria storica della shoah non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma l’intera umanità, perché da questi avvenimenti si possono trarre insegnamenti. Appunti
Shoah: riassunto e significatoRicordare la Shoah vuol dire anche capire cosa accadde in Germania dal punto di vista storicoAffinché il ricordo della Shoah sia utile, tuttavia, la memoria non deve limitarsi soltanto all’indignazione e alla denuncia morale contro i crimini nazisti, sentimenti sicuramente giusti e naturali nei confronti di avvenimenti gravi e disumani. Perché la memoria abbia un senso, è soprattutto importante, prima di denunciare, capire ciò che accadde in Germania da un punto di vista storico. 5.1GIORNATA DELLA MEMORIA, IL VIDEO SULLA SHOAHConcetti chiave
Domande & Risposte
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Scritto da Mario Arpaia |