BATTIAMOCI PER IL PARTITO LABURISTA ITALIANO
Domenica 14 Marzo 2021 07:47

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PDF con la Sinossi del libro

Ha parlato di “stillicidio“, di “guerriglia“, di “bersaglio” (lui) e soprattutto di “vergogna“, la sua, per vedere il Pd impegnato a parlare “di poltrone” mentre “in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni”.

Nicola Zingaretti, ha staccato la spina ad un partito agonizzante, restare significava accanimento terapeutico nei confronti della maggioranza che lo combattevano. Hanno chiamato Enrico Letta, per il funerale.

Le parole di Zingaretti fotografono la realtà dei partiti, avulsi dai problemi della gente, di chi è stato lasciato in dietro, degli ultimi. Solo un animo nobile poteva esprimersi così come si è espresso l' ex segretario.

Un'altra parola nobile è: sono l'avvocato degli italiani, sembra retorica a prima vista, ma poi si è rivelata realtà, sentimento sincero, una peculiarità che in politica sono scomparse dai tempi di Pertini e Berlinguer.

L'augurio è che un gruppo di brave persone, convergano sul progetto di salvare il paese e la democrazia.

La foto di Pasolini, è il riconoscimento alla sua genialità, a quelle parole indimenticabili: " Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi". 14 novembre 1974

Conosco i circoli del Pd, dipendono esclusivamente dagli eletti in parlamento, nessun rapporto con la base, che non esiste più, quella base sono oggi le sardine. E’ inutile illudersi, il Pd in ogni città ha il suo cerchio magico come quello di Renzi. Si favoriscono si aiutano tra di loro, una piccola massoneria che si spartiscono i favori, Il Pd è un partito familiare, esternamente cerca di apparire aperto e democratico. I democristiani si spartivano posti e potere, ma una percentuale andava ai figli di nessuno. Nelle aziende pubbliche, bloccano i simpatizzanti, il loro voto è sicuro e favorisco gli inorganici per ottenere potere.

 

E’ necessario che il logo Pd scompaia, nasca una nuova aggregazione con le sardine che a sua volta si alleino con il movimento guidato da Giuseppe Conte. Tutti noi abbiamo sperimentato l’onestà dell’ uomo, la forza d’animo, il desiderio di lavorare per un paese nuovo, per una cultura che non sia minimamente democristiana e dei democratici di sinistra,specie i dalemiani. E’ lui il rinnovamento, non si è formato nella sacrestia DC-DS, non ha la doppia morale confessionale. E' di un piccolo paese del Sud, la parte che ha più bisogno di sviluppo e lui lo conosce bene.

La caduta del governo Conte è stata una iattura, tempo irrimediabilmente perso e un governo dalle larghe intese che può solo nuocere alla rinascita dell’ Italia. Sono tornati alla ribalta volti disfatti dal tempo e dal potere, incapaci di inventare il futuro essendo il passato peggiore. E’ appena uscito in libreria “Colpevoli” di Sandra Bonsanti, giornalista a Repubblica ai tempi di Scalfari e Mauro. Testimone oculare dei disastri del passato, come scrive Stefania Limiti nel suo dialogo con l’autrice in chiusura del libro, la storia della P2 e del suo ineffabile direttore Licio Gelli parla ancora molto all’Italia di oggi. Sarebbe un micidiale errore archiviarla come uno spiacevole incidente di percorso.

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Chiamare l’uomo della provvidenza Mario Draghi, alla guida di un paese disfatto economicamente, socialmente e moralmente distrutto, è stato un esercizio inutile, la pandemia dilaga, le attività sono inevitabilmente chiuse, La criminalità, i femminicidi sono la conseguenza di un paese senza più punti di riferimento del bene comune, ognuno pensa esclusivamente a se stesso cinicamente. Diventa sempre più numeroso l’esercito dei plebei, l’ultimo stadio della povertà assoluta. Papa Francesco la denuncia tutti i giorni. Aspettano dal banchiere Draghi, un sussidio, un aiuto per non morire.

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Scritto da Mario Arpaia   
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