La disfatta laburista specchio d'Europa: la Sinistra senza identità.
Lunedì 10 Maggio 2021 17:16
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AL PRESIDENTE della Repubblica SERGIO MATTARELLA
 
VI PREGHIAMO GENTILMENTE DI NON SOTTOVALUTARE IL NOSTRO IMPEGNO QUOTIDIANO

La disfatta laburista specchio d'Europa: la Sinistra senza identità.

Dalla Spagna alla Germania la maggior parte dei progressisti ha perso la fiducia della classe lavoratrice.

L'amara ammissione del leader laburista Keir Starmer dopo la bruciante sconfitta nelle elezioni di questa settimana, "abbiamo perso la fiducia della classe lavoratrice", potrebbe essere condivisa dalla maggior parte dei progressisti europei. All'opposizione dal 2010, nel Regno Unito il Labour rischia di rimanerci, se perderà anche le prossime politiche, almeno fino al 2028: un ventennio senza governare.
 
Ci stiamo battendo per una allenza organica dei partiti che hanno ha cuore  il destino di ciò che resta della classe operaia, anche voi dovete battervi concretamente, dovete scrivere, agire, il sogno di una vita, il ricordo di Berlinguer ai cancelli della Fiat, in difesa del lavoro e dei salari. l'impegno di Luciano Lama, per la difesa dei diritti acquisiti, l'ostracismo del partito socialista di Craxi, il dolore e la morte di Berlinguer a Padova, fino all' ultimo respiro. https://www.youtube.com/watch?v=4zDR8hog3S8
I soldi del Recovery Fund, arriveranno solo quando saranno attuate le riforme presentate a Bruxelles, sarà dura, con la cultura che ci ritroviamo.
 
L'intesa a Roma con i 5 Stelle è saltata, a catena in tutte le altre città, il giornalista del Fatto, Corrias ha ammonito a otto e mezzo e Severnini ha confermato che, i pescecani sono all'opera, l'incontro di Renzi con il capo dei Servizi Mancini, andrebbe spiegato agli italia, in particolare a chi ha vissuto gli anni della P2 di Licio Gelli. Gli ineressi dei nominati, onorevoli e senatori, non coincidono con quelli del paese reale, di chi deve mettere il piatto a tavola. All'orizzonte nuvoloni neri si stanno addensando, aspettano Mario Draghi, al varco delle riforme.
 

Sono parole che lasciano sgomenti, la classe operaia dal Paradiso all' Inferno. Il pilastro su cui poggia la democrazia in tutto il mondo sta crollando come il ponte Morandi, con le colpe della politica che doveva vigilare e non l'ha fatto. Tra non molto finisce il suo mandato, la garanzia della democrazia, lo pensano in molti. La nostra generazione ha vissuto la miseria del dopo guerra, il Sud più di tutti, bastano le immagini di Cristo si è fermato a Eboli, la lotta per il potere, la speculazione politica sul Covid 19, danno l'immagine e il futuro di una  Italia incerta. Il desiderio di sovranismo, ci allontana dall'Europa, ancora di salvezza. Exnofobia, razzismo, caccia al diverso, mettono in crisi i diritti faticosamente conquistati. Una destra pericolosissima attraversa le nazioni più grandi d'Europa, la classe operaia era un muro eretto in difesa della democrazia,  tradita, umiliata, quando Berlinguer parlava di questione morale, era prima di tutto rivolto al partito che rappresentava. L' uccisione di Pier Paolo Pasolini e il suo testamento: "Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli.Io so Ma non ho le prove. non ho nemmeno indizi". La stagione di mani pulite è stata una grande illusione, sono subentrati nuovi partiti e personaggi discutibili. Il cambiamento culturale è stato in peggio, il DNA degli italiani modificato. Le parole di Ezio Mauro sono macigni sulla strada del futuro. Il giornalista autore di Atlantide, sulla 7 Tv, Andrea Purgatori, sta raccontando come pochissimi l'Italia di ieri e di oggi. La storia della mafia da Portella della ginestra in poi, sono lo specchio di una società che non ha voluto e saputo cambiare. Risorse del calibro di Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, macellati con le loro scorte, da uomi di potere nelle istituzioni. Se non ti uccide la mafia, ti uccide un altro giudice. E' necessario fare le riforme, con Mario Draghi, l'Europa è impaurita per la situazione italiana, per come verrà impiegato il prestito. Deve difendere i più deboli, oggi, domani potrebbe essere troppo tardi. Con le leggi, i decreti non bastano, verifica se le larghe intese vogliono salvare il paese.

Con deferenza.

Mario Arpaia

Scritto da Mario Arpaia   
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