L’infinito errore
Mercoledì 26 Maggio 2021 07:53

L’infinito errore. La storia segreta di una pandemia che si doveva evitare

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L’intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d’anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l’ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza –
alzare la mia sola puerile voce –
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
Pier Paolo Pasolini da '' Poesia in forma di rosa ''
 

L’infinito errore rivela la storia segreta della pandemia, una versione che le fonti ufficiali non ci hanno mai, ancora, raccontato. Grazie a testimonianze e informazioni inedite – tra cui l’analisi di oltre diecimila documenti e l’accesso alle banche dati che registrano l’identità genetica dei virus – questa inchiesta ripercorre l’intero viaggio compiuto dal coronavirus: dalle grotte infestate di pipistrelli ai laboratori cinesi dove i nuovi agenti patogeni sono stati studiati in collaborazione con i centri di ricerca americani, australiani e francesi, fino alle nostre città, ai nostri ospedali, alle nostre vite e alle nostre vittime.


Un libro che evidenzia in modo inconfutabile gli errori e le responsabilità che hanno portato alla nuova Chernobyl mondiale: con una ricostruzione minuziosa, Gatti svela esperimenti militari segreti, gli insufficienti standard di sicurezza di molti laboratori di regime, le bugie dell’Oms sui legami di questo virus con le precedenti epidemie di Sars. Fino a rivelare gli scandali di casa nostra che hanno contribuito a fare dell’Italia il trampolino dell’infezione in Europa, tra ritardi e cancellazioni di forniture di mascherine e ventilatori polmonari, errori nei lockdown e le troppe scelte sciagurate che hanno disarmato l’impegno coraggioso dei tanti operatori sanitari al fronte.
Fabrizio Gatti, in un’indagine durata più di un anno sulla pandemia che ha sconvolto il mondo, dimostra come la debolezza della politica, gli interessi dell’economia e la forza strategica della Cina abbiano aperto la strada alla diffusione del virus. Per la prima volta, un libro descrive nei minimi dettagli la catena di errori commessa dagli scienziati e dai governi che avevano il dovere di prevenire e fermare la trasmissione del contagio.

Fabrizio Gatti è l’autore di Bilal (2007), diario di quattro anni da infiltrato lungo le rotte del Sahara tra i trafficanti e i migranti in viaggio dall’Africa verso l’Europa, e Gli anni della peste (2013), la storia del primo collaboratore di giustizia tradito dallo Stato. Ha inoltre pubblicato i libri per ragazzi Viki che voleva andare a scuola (2003) e L’Eco della frottola (2010). Dal 2004, lavora come inviato per il settimanale “L’Espresso”. Ha scritto anche per “il Giornale” diretto da Indro Montanelli e per il “Corriere della Sera”. Le sue inchieste sono state tradotte in tutto il mondo e hanno vinto numerosi premi internazionali. Presso La nave di Teseo ha pubblicato Educazione americana (2019).

Scritto da Fabrizio Gatti   
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