UNA STORIA AL GIORNO
Venerdì 11 Giugno 2021 08:22

 

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Magari ce ne fossero come lui!

Carissimi saluti

Maurizio

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Fra poco attaccheranno Nicola Gratteri perché “Uomo di Cultura”, qui alla mostra di Pasolini.

Un caro saluto.

Roberto

Nel 2008, Roberto Villa, fotografo e studioso di comunicazione, ha donato alla Cineteca di Bologna il suo archivio, comprendente fotografie, pubblicazioni e prezioso materiale tecnico audio, video e fotografico che ha utilizzato durante la sua attività, tuttora in corso.

Nato a Genova il 21 settembre del 1937, Roberto Villa risiede e lavora a Milano. Laureato in elettronica, ha costituito nel 1957 la società AudioVisual Communication, che, oltre a operare come studio fotografico e pubblicitario, svolge anche attività di didattica nell'ambito della comunicazione audiovisiva.

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Sul volto e sul corpo, ma soprattutto nell’ anima, porta ancora i segni di quella tragica notte che troncò la vita di sua moglie Patrizia Massimino, 54 anni, e delle loro due figlie, Antonella, 27, e Alessandra, 22 anni. Maurizio Cora.

 

«Quella sera demmo ascolto alle istituzioni che dai mezzi di informazione ci assicuravano che non sarebbe accaduto niente e che potevamo restare tranquilli in casa, che quelle scosse continue erano solo il segno di uno scarico di energia, in definitiva un fenomeno normale».

Chi dava questi messaggi?

«Il vice dell’ allora capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, Bernardo De Bernardinis, al termine della riunione della Commissione grandi rischi: una sottovalutazione per la quale è stato poi condannato nei tre gradi di giudizio, fino alla Cassazione. Nei giorni precedenti, ad ogni scossa noi uscivamo in strada, ma quella sera ci fidammo: io avevo addirittura fatto rientrare all’ Aquila mia figlia Antonella, che studiava a Napoli in una scuola di notariato. La mia vita e quella di tanti altri miei concittadini è stata distrutta da quelle rassicuranti parole».

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Non ce l'ha fatta Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante ricoverata domenica all'ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, la giovanissima studentessa del liceo tecnologico, una sorella ventenne, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dopo aver partecipato al primissimo 'open day' che in Liguria ha consentito agli 'over 18' di chiedere volontariamente di ricevere vaccini a vettore virale, come appunto AstraZeneca. Già nei giorni scorsi la sorte di Camilla aveva amplificato i dubbi, nella comunità scientifica e non, sull'opportunità di somministrare questo tipo di farmaco ai giovani e in particolare alle giovani donne.​

La giustizia farà il suo corso, eppure era stato consigliato di non somministrare l’ Astrazenica a donne ancora fertili, a rischio trombosi. L’AIFA l’ agenzia del farmaco doveva vietarlo espressamente, i dirigenti devono farsi carico di una morte assurda, solo 18 anni, una vita davanti. Sogni, speranze, il desiderio probabilmente di diventare ricercatrice scientifica. Ieri sera nella trasmissione Otto mezzo, condotta dalla bravissima e professionale Lilli Gruber, la prof.ssa Viola e il prof. Montanari, hanno evidenziato i miseri compensi dei ricercatori. Io da pensionato prendo oltre 2000 euro al mese, senza aver avuto le competenze di un ricercatore. Presidente Draghi, si è sdegnato quando Letta a parlato di una miserissima tassa sulla successione, a quando uno straccio di patrimoniale?

Presidente del Consiglio, Mario Draghi, quando un decreto urgentissimo che, sposti il suo compenso di primo ministro a favore della “Ricerca”? E’ mai possibile che pur sapendo della grave ingiustizia, della lunga pandemia che ci ha visti nudi, davanti al dolore di migliaia di morti per incuria, di una classe politica incosciente e senza cuore. Ministri e sottosegretari dove siete? Non parla Draghi, non parlate voi, solo il presidente Mattarella, cerca di rassicurare un paese  prostrato. Vogliono licenziare ma non hanno gli specializzati, nessuno li forma, come potrà esserci la ripresa economica?

 

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Direttore Generale dell’ AIFA dott. Magrini, è ancora in commercio un farmaco devastante per il fisico e per la mente, degli anni 60 che, dovrebbe curare le aritmie, il Cordarone, sono più gli effetti negativi che positivi; sulla tiroide, forte dimagrimento, versamenti di liquidi nei testicoli, nell’addome e nei polmoni, perdita completa dei sapori, insonnia, dispnea, stanchezza, impossibilità di camminare. Esiste il Sotalolo, nessuno degli effetti collaterali del Cordarone. All’ospedale mi hanno assicurato che al reparto di geratria lo danno come l’acqua minerale. MI sono salvato per averlo interrotto unilateralmente e contattato il il prof. Furlanello a Trento. Ha confermato tutte le mie certezze. Toglietelo dal commercio .strage-capaci-e1496347971889-620x430.jpg

Non isolate il dott. Gratteri, Presidente Draghi e intero governo, non fategli il vuoto intorno, non deve accadere! Isolarlo significa fargli fare la fine di Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, delle decine e decine di servitori dello Stato. Ricordi le ultime parole di Paolo Borsellino: se non ti uccide la mafia, ti uccide un altro magistrato. In molti nella magistratura sono inferociti per le sue contestazioni e accuse circostanziate, è necessario che tutto il paese parteci alla protezione di un uomo sotto scorta dal 1986.

Scritto da Mario Arpaia   
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