IL RISCHIO DI FARE DEI PASSI INDIETRO |
|
|
Nell'ultima newsletter vi avevamo inviato le proposte della nostra associazione per un nuovo regolamento penitenziario. Proposte che avevamo inviato anche alla Ministra Marta Cartabia, ad alcuni Parlamentari e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Proprio quest'ultimo ci aveva risposto ritenendo di grande interesse le proposte.
Nel mese di settembre, per iniziativa della Ministra Cartabia è stata istituita una commissione per l'innovazione nel sistema penitenziario. A presiederla è stato chiamato Marco Ruotolo, professore ordinaria di Diritti Costituzionale dell'Università Roma Tre, che sul tema della pena ha dedicato grande attenzione negli anni.
Due notizie importanti che però rischiano di essere superate da una recente circolare del DAP che riforma i circuiti detentivi, portando a importanti chiusure.
Inoltre, proprio in queste settimane, è in corso la discussione attorno al tema dell'ergastolo ostativo. Finora le proposte presentate sono tre e tutte quante puntano a restaurare questa pena che nel maggio scorso la Consulta ha dichiarato incostituzionale.
Di questi temi parliamo in questa nostra nuova newsletter mensile.
Buona lettura, Patrizio Gonnella, presidente di Antigone
|
|
|
LA CIRCOLARE DEL DAP PER RIDISEGNARE IL TRATTAMENTO PENITENZIARIO IN MEDIA SICUREZZA |
Il carcere richia di fare un grave passo indietro sui diritti dei detenuti e la funzione rieducativa della pena.
Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha elaborato una circolare per ridisegnare il trattamento penitenziario nel circuito di media sicurezza che, a spanne, possiamo calcolare accogliere circa 35.000 detenuti, introducendo nuove modalità di detenzione. Per alcuni detenuti, infatti, si eliminerebbe la sorveglianza dinamica e quindi le loro giornate torneranno ad essere passate per la maggior parte del tempo in una cella di pochi metri quadri e di sovente sovraffollata. A ciò si accompagna una richiesta di dar vita capillarmente a sezioni (cosiddette ex art.32) destinate a detenuti che hanno un comportamento problematico e che quindi hanno un regime ancora più chiuso. La permanenza in queste sezioni può durare fino a sei mesi, finanche prorogabili. La circolare, pur richiamando la necessità di incrementare la presenza di figure multidisciplinari, non fa alcun riferimento all’assunzione di educatori, assistenti sociali, psicologi, medici, mediatori.
Patrizio Gonnella ha scritto di questa proposta su Il Manifesto
|
|
|
|
|
SULL'ERGASTOLO OSTATIVO LA MISSIONE E' RISPETTARE LA COSTITUZIONE |
Entro il maggio del 2022 il Parlamento dovrà legiferare in merito all'ergastolo ostativo. La Corte Costituzionale - nel dichiarare illegittimo il meccanismo che consentisse la concessione di permessi premio solo in caso di collaborazione con la giustizia, escludendo di fatto altri elementi quali la reale partecipazione ancora in essere con l’associazione criminale e il pericolo del ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata, ciò quando il condannato abbia dato piena prova di partecipazione al percorso rieducativo - aveva infatti dato un anno di tempo al legislatore per produrre una legge che fosse in linea con i principi Costituzionali.
Attualmente sono state presentate tre proposte di legge. Tutte sembrano più orientate a salvaguardare le ragioni alla base del regime speciale di cui all'art. 4-bis dell'Ordinamento penitenziario che al rispetto delle chiare e vincolanti indicazioni provenienti dalla Corte Costituzionale nonché dalla Corte di Strasburgo.
Per questo abbiamo inviato un documento (si può leggere a questo link) ai Parlamentari dove richiamiamo tre punti per noi fondamentali: riguardanti l'onere probatorio, le condizioni generali per accedere alla liberazione condizionale e la proposta competenza unica nazionale in capo al Tribunale di sorveglianza di Roma.
Ignazio Giovanni Patrone, già magistrato e componente del comitato scientifico della nostra associazione, nonché estensore del documento, ha scritto di questo sulle pagine deI Riformista.
|
|
|
|
|
FAR CONOSCERE IL CARCERE AI RAGAZZI, SENZA PREGIUDIZI |
Ormai oltre dieci anni fa avevamo deciso di pubblicare un libro per spiegare il carcere ai più giovani. Non a caso lo avevamo intitolato "Il carcere spiegato ai ragazzi". Lo scorso anno lo abbiamo ripubblicato in un'edizione aggiornata con Il Manifesto Libri. Ma in quell'occasione abbiamo voluto fare molto di più, realizzando un video per raccontare, a voce, il carcere ai ragazzi.
Pensiamo infatti che sia importante che fin da quando si è giovani si riesca a capire cos'è il carcere e la realtà della reclusione in tutti i suoi aspetti, rendendola comprensibile al di fuori dei tanti pregiudizi che si hanno su di essa. Eliminando gli stereotipi per far apparire il carcere per quello che è: un mondo sofferente dove vengono rinchiuse tutte le diverse categorie sociali svantaggiate, dove percorsi individuali difficili trovano un drammatico punto di arrivo a seguito della effettiva commissione di reati, o anche per uno sfortunato errore.
Il video è sul nostro canale youtube, mentre per chi volesse, il libro è in vendita nelle librerie fisiche e on-line.
|
|
|
|
|
ANCHE LA NOSTRA SQUADRA NEL CARCERE DI REBIBBIA FEMMINILE HA RICOMINCIATO IL SUO CAMPIONATO |
“Se non metti l’anima in qualcosa perdi la testa. Quando mi dissero quale giorno sarei uscita, reagii con una punta di dispiacere: avrei saltato il torneo di calcio a 5 con le mie compagne”.
Sono le parole di Luisa, ex detenuta e giocatrice della nostra squadra di calcio a 5 femminile. Sabato scorso, dopo l'interruzione per la pandemia, è ricominciato il campionato. Ogni settimana squadre da fuori supereranno le mura del carcere per giocare con le nostre giocatrici. Per la prima stagionale abbiamo voluto essere ancor più vicini alle nostre atlete con Arturo Salerni, nostro vicepresidente, ma anche con Marco Ruotolo, Presidente della Commissione per l'innovazione nel sistema penitenziario, a rappresentare l'Università Roma Tre che fin dall'inizio ha creduto nel progetto Atletico Diritti.
Il Foglio ha raccontato, proprio tramite le parole di Luisa (ma anche di Felicien, giocatore della nostra squadra di calcio maschile e Susanna, la presidentessa di Atletico Diritti), cosa significa questo progetto, sportivo e di inclusione.
|
|
|
|
|
IL PODCAST DI JAILHOUSE ROCK, PER RACCONTARE STORIE DI MUSICA E CARCERE |
Jailhouse Rock è giunta alla sua dodicesima edizione. Da 12 anni i nostri Susanna Marietti e Patrizio Gonnella raccontano, tramite la radio, storie di musicisti che in un modo o nell'altro sono finiti dentro.
Quest'anno le novità sono tante. Abbiamo un account Instagram (che si aggiunge a Facebook e Twitter). Ma anche un nuovo podcast su Spotify e Anchor. Qui raccogliamo le interviste che, settimanalmente, vanno in onda nella nostra trasmissione.
Finora quelle di Alessandro Bergonzoni, Giovanni Storti, Leonardo Di Costanzo, Salvatore Striano e Toni Servillo.
Jailhouse Rock va in onda su Radio Sonica (Roma) il sabato dalle 13.00 alle 14.00 e in replica la domenica dalle 21.00 alle 22.00; su Radio Popolare, sulle frequenze della Lombardia e di altre radio di Popolare Network, andiamo invece in onda il martedì dalle 23.00 alle 24.00. Potete ascoltarci anche su Radio Beckwith il sabato alle 18.00 e la domenica alle 22.00, su Radio Zainet (Firenze, Prato, Pistoia) il lunedì alle 21.30, su Radio Ciroma (Cosenza) e su Gemini Network il giovedì alle 10.00.
|
|
|
|
|
A FERMO UN NUOVO SPORTELLO IN CARCERE PER I DIRITTI DEI DETENUTI |
Da alcuni giorni è attivo un nuovo sportello in carcere per i diritti dei detenuti che si è aggiunto a quelli già promossi e gestiti dalla nostra associazione.
Stavolta nel carcere di Fermo, dove è seguito dalla sede regionale delle Marche. Il secondo sportello esistente nella regione dopo quello già attivato da tempo nell'istituto di Pesaro.
Lo scopo è quello di offrire sostegno e ascolto per dare risposta alle problematiche e alle necessità dei detenuti relativamente ai loro diritti nell'esecuzione della pena: dalle questioni legate ai documenti alle pratiche burocratiche, dalle informazioni su pene alternative e sull'esecuzione della pena, fino a fungere da collegamento con le strutture del territorio, sia sociali che di volontariato, per la creazione di opportunità di assistenza, sia nel momento della detenzione che del dopo carcere.
Saranno due i volontari della nostra associazione che mensilmente entreranno nell'istituto per incontrare e parlare con i detenuti.
|
|
|
|