Ciao carissimo. Scusa l'intrusione! È un audio personale ma generico, inviato cioè a te e a una serie di altri amici, colleghi e conoscenti.

È una piccola richiesta di aiuto per far decollare un mio progetto giornalistico ed editoriale, che ho ripreso a distanza di 11 anni.

Sarebbe bello saperti al mio fianco, con un tuo piccolo o grande contributo

GENTILISSIME//I,

come dire no a Maurizio, la sua passione per Foggia è encomiabile, il suo impegno alla Biblioteca straordinario e fattivo, un nostro punto di riferimento per le attività nelle scuole.

Siamo appena tornati dalla città di Conegliano, siamo stati tre settimane dai nostri figli, lasciarono Foggia appena terminate le università.  Hanno subito lavorato, hanno comprato casa. Le Università di Bari e Foggia li hanno laureati e il Veneto li ha immediatamente inseriti, in un contesto libero da mafie e da raccomandazioni. La prima mafia a Foggia è la politica da quattro soldi. Pensate, la sinistra ha sempre avuto uno zoccolo duro, reminiscenze di Di Vittorio, la uccisa la doppia morale, i sindacati. Foggia dette il meglio di se con un democristiano foggiano, Vincenzo Russo. Li teneva tutti a bada i politici locali, li strigliava continuamente, li chiava a conclave, per realizzare quanto programmato. Aldo Moro era di Casa a Foggia. Le aziende pubbliche facevano acqua da tutte le parti, l’Acquedotto pugliese e il Consorzio di Bonifica, dovevano aiutare la Capitanata ad uscire dal letargo. Gli invasi per l’irrigazione tardarono a venire. Una agricoltura moderna non è mai nata. Iniziative qua e la, qualche cooperativa .In un contesto del genere muore una bellissima realtà: La fiera di Foggia, 30 aprile 8 maggio,  con l’ippodromo dei Cavalli stalloni, con l’incremento ippico, organizza manifestazioni di corse di trotto.

Come tutte le persone valide, anche Vincenzo Russo e Pellegrino Graziani, quest’ultimo accusato ingiustamente da una magistratura politicizzata, venne arrestato per i fatti della Comaser. Assolto per non aver commesso i fatto, muore di dispiacere per l’umiliazione subita.

Tutto ciò che toccano i foggiani, muore. Il Teatro all’aperto è stato chiuso per non averlo adeguato agli standard di sicurezza. La pista di pattinaggio, nonostante la delibera di chiusura in quanto pericolosa, ha funzionato fino a ieri.

Seminare a Foggia e come seminare sul marmo. Organizzammo un convegno all’ Istituto di Enologia,  Cerletti,  di Conegliano, la scuola dove si è diplomato Zaia, una crocerossina ci chiese della Villa comunale, se era ancora bella e funzionale, aveva studiato alle Marcelline.

Nel cupio dissolvi generale, è sparito il fiore all’occhiello: la Fiera Campionaria e della zootecnia, una occasione annuale di rilancio, l’incontro tra agricoltori, industrie con la filiera alimentare.

ZEMAN A FOGGIA

Abbiamo avuto la fortuna di avere a Foggia, l’imprenditore del legname, don Mimì Rosa Rosa, in tandem con Oronzo Pugliese, successivamente il Presidente Antonio Fesce , con Maestrelli.Il calcio ci ha dato grandi soddisfazioni. Zeman è tornato a Foggia, un legame mai interrotto, un genio del calcio moderno, un’etica ad altri allenatori sconosciuta.

CENTRO CITTA'

L’Università doveva essere il cavallo di Troia, dalla sua pancia dovevano scendere gli innovatori, gli studiosi della terra e della Capitanata, doveva partire la riscossa. Dobbiamo ai singoli imprenditori, alcune eccellenze,  Matteo La Torre ha da poco festeggiato con la città, 5O anni di impegno, e di posti di lavoro.  Siamo figli di un dio minore, il prof. Saverio Russo ex Presidente della Banca del Monte lo sa. Siamo infingardi, culturalmente arretrati, non siamo ne carne ne pesce. Siamo stati bravissimi a far precipitare la città, nel commissariamento, la morte civile,  due volte medaglia d’oro al valor militare e civile per i bombardamenti del luglio 43. Avevamo uno zoccolo duro a sinistra, grazie a Di vittorio, l’hanno svenduto gli ste ssi dirigenti di sinistra, orbi, senza nessuna passione per la politica se non spolparla attraverso le Aziende partecipate. Smentiteci, dite che non è vero…

La corsa dei ragazzi baristi