ACCANIMENTO TERAPEUTICO
Sabato 01 Ottobre 2022 16:31

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...E VENNE RENZI-NERONE E BRUCIO' LA CASA COMUNE...

Roma, 30 set – Dalla Democrazia Cristiana alla superamento dem a sinistra. Rosy Bindi torna a farsi sentire per entrare a gamba tesa sul congresso del Pd. L’ex presidente del partito in crisi politica ed esistenziale, ha le idee chiare sul da farsi: azzerare tutto. Una sorta di “il Pd va sciolto”, pena un continuo sprofondare, fino alla scomparsa.

A suo avviso c’è ora bisogno di un nuovo soggetto: “Essere tutti pronti a mettersi a disposizione, fino allo scioglimento dell’esistente, per costruire un campo progressista coinvolgendo quelle realtà sociali che già interpretano il cambiamento e non trovano rappresentanza politica”, dice la Bindi intervistata da La Stampa. Secondo l’ex ministro il Pd dovrebbe risparmiarci “la resa dei conti interna, perché la ritualità del congresso è ormai accanimento terapeutico”.

Rosy Bindi massacra il Pd pure sulla fantomatica agenda Draghi

Poi la Bindi bacchetta le scelte dem, a suo avviso troppo acritici nei confronti del governo Draghi di cui facevano parte. E si lancia in una lucida ricostruzione: “Quando Letta divenne segretario, mi permisi di dargli un consiglio: il Pd sostenga con lealtà il governo Draghi, ma non si dica al Paese che questo è il nostro governo. Il Pd non doveva identificarsi con l’agenda Draghi, ammesso che sia mai esistita, perché si trattava di un governo di larghe intese. Bisognava garantire lealtà, sì, ma guardando al futuro. Come sulla guerra: non doveva esserci nessun dubbio da che parte stare, ma come starci forse sì, per esempio rivendicando l’autonomia dell’Europa nell’Alleanza atlantica. Se ti appiattisci – sottolinea la Bindi – sul governo Draghi, è naturale che non puoi fare alleanze con chi lo fa cadere”.

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GENTILISSIME/I,

staccare la spina...morire dignitosamente, il PD non c'è più nel cuore di chi pur controvoglia aveva digererito la fusione a freddo con la DC, l'Ulivo nasce e si afferma grazie a Romano Prodi, il suo battesimo nelle città di tutta Italia fu un grande successo e una forte emozione. Il Presidente  della Commissione europea, con grande carisma vinse le elezioni e governò il Paese da par suo. Economista e politico, ridusse per la prima volta il debito pubblico,stava per vendere l'Alitalia ai francesi, fu fermato da Berlusconi. Con l'uscita di scena di Prodi, l'ulivo smette di dare i frutti, quell' olio extravergine, che doveva raccogliere il meglio della sinistra storica e il meglio della DC. Siamo tornati a Pier Ferdinando Casini e all'inossidabile Tabacci. Abbiamo sperato come moltissimi italiani in un sano partito progressista che includesse i Cinque stelle, guidati da Giuseppe Conte. Il Partito Laburista italiano e giocare la partita con le destre populiste ed estreme. Il peggior sordo è chi non vuole sentire, non c'è stato verso di portare alla ragione Letta, semi ostaggio dei renziani. Un oltraggio, una violenza tale da far pagare un prezzo culturale, sociale ed economico a tutta l'Italia. All'estero credete che gioiscano per la scelta della maggioranza degli italiani? No, sono impauriti che possano infettare l'tutta Unione Europea, tanto sognata e voluta da Altiero Spinelli con il Manifesto di Ventotene. La scissione dei Cinque stelle ha permesso a Conte di liberare il movimento da chi remava contro, ottenendo con il suo prestigio e competenza più del 15%. Il Pd ha dato prova di essere un Partito fondamendalista, nessuna democrazia al suo interno, sta andando verso l'stinzione per aver per anni vissuto sulla debolezza degli altri, umiliando elettori e sostenitori; si sono fomate in particolare al Sud, cricche di dirigenti senza scrupoli, hanno svenduto la storia del Partito dei lavoratori per un piatto di lenticchie. Il partito di Pasolini, di Amendola, di Berlinguer, di Pio La Torre, il partito che superò la Democrazia Cristiana, oltre il 30%. L'uccisione di Moro fermò il cambiamento una nuova Italia stava per nascere, due partiti storici uniti per risolvere la Questione Meridionale, due uomini del Sud stavano per fare il miracolo...

 

 

 

 

 

 

 

Scritto da Mario Arpaia   
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