DA PREDAPPIO A BRESCIA
Martedì 01 Novembre 2022 12:10

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LA STRAGE DI BRESCIA RACCONTATA DA NORBERTO BOBBIO

Ma nessun problema per i camerati

Chissà come, le migliaia di camerati riunitisi a Predappio nel weekend del 29 e 30 ottobre per festeggiare il centesimo anniversario della Marcia su Roma sfilando con fez, bandiere, camicie nere e facendo il classico saluto romano nonostante gli organizzatori avessero chiesto di evitarlo. Questo per non rischiare una denuncia per apologia del fascismo - perché lo sanno, eccome se lo sanno che esiste una legge della Repubblica Italiana che, in teoria, punisce le rievocazioni di questo genere - per il Governo non sarebbero invece lesivi per il decoro urbano. Nessun dito puntato contro questa pantomima. Ironico, no? 

brescia feriti

 

Arcana imperi: verità e potere invisibile*

Norberto Bobbio 

GENTILISSIME/I,

nel redigere questo testo, il nostro pensiero è andato alla Sen. Liliana Segre e al Direttore della Stampa, Massimo Giannini, che ha citato Bobbio, nella trasmissione Otto e mezzo. Chiediamo che il testo venga pubblicato, visto il valore didattico-educativo. Ringraziamo.

La piazza della Loggia di Brescia è un luogo della memoria. Di una memoria dolorosa per i morti e i feriti che l'hanno insanguinata, per il modo con cui sono stati uccisi e colpiti, per la verità contestata e negata. Uno dei tanti, troppi, luoghi in cui la restaurata libertà che avrebbe  dovuto dar vita a una pacifica convivenza, non ha impedito la morte di tante vittime innocenti e invendicate. Una memoria che non può e non deve essere cancellata. Gli italiani non debbono.

E se al dilà dei fini specifici ci fosse soltanto, o anche, un irresistibile delirio di potenza che uccide da solo, con un solo atto, non un uomo ma molti uomini insieme? Ucciderli a tuo arbitrio, di nascosto, come un demone terribile e ignoto?

Democrazie e potere invisibile, quelli che un tempo si chiamavano arcana imperii, sono incopatibili . La democrazia è il governo del potere visibile, il governo pubblico in pubblico. Una citazione tra mille. Richard Sennet nel suo bel libretto sull' autorità scrive: << Tutte le idee di democrazia che abbiamo ereditato  dal XIIIV secolo sono basate sulla nozione di autorità visibile >>.La caratteristica principale della democrazia è il controllo del governo da parte dei cittadini, attraverso la libera espressione del consenso e la verifica periodica di questo consenso.

La nostra democrazia è vero, è nata dalla violenza, ma contro la violenza. Dalla violenza passata contro la violenza futura. Dalla guerra più cruenta nella storia del mondo, provocata da Hitler e appoggiata da Mussolini, non si poteva uscire se non con la violenza di una guerra riparatrice. Ma i partiti antifascisti, che si unirono nel Comitato di Liberazione per collaborare con gli esercitialleati, pur entrando anche loro in campo con le armi, stabilirono fra loro un patto di non aggressione reciproca. 

Ma il patto non è stato sempre rispettato. Troppe volte è stato violato, non solo per obietta violenza di cui la vostra piazza è stata testimone, ma anche perchè, se è vero che l'unico che gli uomini hanno di riparare un torto è quello di rendere giustizia, il grande torto del 28 maggio 1974, pur essendo passato tantissimo tempo non è stato riparato. Democrazia incompiuta o bloccata, come si suol dire?No, offesa, deviata  e violentata. Ma è anche stato detto che sino a che gli assassini non saranno tutti scoperti << quei portici continueranno a raccontare non solo la pietà dei cittadini per le vittime ma anche il trionfo dell' ingiustizia >>.Un trionfo dell' ingiustizia dovuto, come è stato detto autorevolmente tante volte, a una vera e propria congiura contro la verità, condotta di comune accordo tra i poteri eversivi e i poteri paralleli, che si valgono entrambi, se pure per opposte ragioni, che talora stranamente coincidonio, del privilegio dell' invisibilità. Dove non c'è verità, non ci può essere giustizia. E dove non c'è giustizia i morti sono morti due volte.

La seconda Repubblica si autopresenta come riparatrice e vendicatrice delle malefatte della prima. Anche delle stragi inpunite?Che cosa c'è stato di più perverso sino ad ora, bel oltre la dilagante corruzione, che le stragi impunite? Ma chi ha fatto tutto perchè restassero impunite? Quali sono state le forze politiche maggiormente vicine ai poteri occulti, la cui funzione è stata spesso non già di rilevare ma di occultare la verità? Ma non sono ora queste forze uno dei pilastri del nuovo governo? 

Ho cominciato dicendo che piazza della Loggia è e deve restare un luogo della memoria. Possiamo ancora avere qualche speranza che non rimanga il luogo della memoria offesa, avvilita e tradita?

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Scritto da Mario Arpaia   
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