GLI AUGURI NEL RICORDO DEL GRANDE SCRITTORE
Venerdì 23 Dicembre 2022 19:09

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Nur ed-Din e Zumurrùd

«La verità non è in un solo sogno, ma in molti sogni»

(Frase iniziale tratta da un passo de Le mille e una notte) ROBERTO VILLA, è amico di P.P.P. Pasolini, è fotografo di scena nel film girato nello Yemen

 

Oltre mille anni fa,nello Yemen, sullo sfondo di un'atmosfera orientale e fantastica, in Arabia il giovanotto Nur ed-Din compra al mercato l'affascinante schiava nera Zumurrùd. In realtà è la ragazza a scegliere il padrone perché trova in lui del buono e del bello a confronto degli altri compratori. Pagate 1000 dine, Nur ed-Din porta Zumurrùd nella sua casa dove passano insieme una felice e passionale notte d'amore.

Il poeta Sium e i tre giovani

Il giorno dopo l'amplesso amoroso di Nur ed-Din e Zumurrùd, la schiava saggia e colta legge una storia al suo innamorato, In una sconosciuta zona araba un vecchio poeta sta viaggiando con la sua scorta. Sium si ferma in un piccolo villaggio su un fiume per rifocillarsi e invita tre ragazzi nella sua tenda per leggere loro i suoi versi. 

Il fiore delle Mille e una notte è un film del 1974 scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, tratto dal Le mille e una notte.

È il terzo e conclusivo capitolo della cosiddetta "Trilogia della vita", dopo Il Decameron (1971) e I racconti di Canterbury (1972).

Il film ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al 27º Festival di Cannes.

 

 «Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima», assunto a morale della favola del libro.

La finanziaria e' stata definita una discarica, tutto di più perfino i cinghiali... I politici magari fossero bravi, quanto la loro fantasia di truccare le carte. Al Sud,  quando una storia riesce male si dice che è un torrone di fave. Il nuovo governo appunto anzichè avere miele e mandorle al suo interno,prodotti di qualità, è fatto di fave cotte.

Scritto da Mario Arpaia   
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