Martedì 03 Gennaio 2023 08:39 |
Quello stesso giorno, a Roma, Serena Dandini, Fiorella Mannoia, Paolo Flores d'Arcais e Nanni Moretti convocano al Teatro Ambra Jovinelli una manifestazione per protestare contro il cosiddetto "editto bulgaro", ovvero la richiesta di Berlusconi di espellere dalla Rai Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. Il 23 aprile, alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, il Laboratorio per la democrazia di Firenze tiene un incontro su libertà e pluralismo dell'informazione con Norma Rangeri, Curzio Maltese, Michele Santoro e Sandro Ruotolo. Il 5 maggio si tiene a Bologna il terzo incontro di coordinamento. Il 31 luglio si manifesta davanti a Palazzo Madama, sede del Senato, contro l'approvazione della legge Cirami. Il 14 settembre è l'apice del movimento. Viene indetta a Roma una grande manifestazione denominata "Una festa di protesta". La partecipazione popolare è enorme, tant'è vero che pochi giorni prima viene deciso di spostarla da Piazza del Popolo alla ben più capiente Piazza San Giovanni, che risulterà comunque gremita. Dal palco parlano Nanni Moretti, don Luigi Ciotti, Rita Borsellino, Gino Strada, Federico Orlando, Paolo Flores d'Arcais, Furio Colombo, Francesco Pardi, Daria Colombo, Vittorio Foa, con la partecipazione di numerosi artisti tra i quali Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Roberto Vecchioni. A Nanni Moretti spetta il discorso introduttivo, nel corso del quale chiarisce: "Noi continueremo a delegare ai partiti, ma visto che un po' ci siamo svegliati la nostra delega non sarà sempre in bianco". A gennaio del 2003, nel palazzetto dello sport di Firenze durante il primo anniversario, per acclamazione Sergio Cofferati diveniva leader della sinistra movimentista dei girotondi.Come ricordava Paolo Flores D'arcais: "Ma i Girotondi non si danno alcuna struttura organizzativa, si illudono di poter far cambiare il PD; e Cofferati, finito il suo mandato di segretario della CGIL e tornato al lavoro alla Pirelli, accetta la richiesta di D’Alema di fare il sindaco di Bologna, anziché candidarsi contro di lui (come aveva promesso ai Girotondi!)". Di lì a poco, il movimento si estinguerà. GENTILISSIME/I, siamo la sinistra dei fallimenti, non ne azzecchiamo una buona, alle elezioni avevamo sperato in GIUSEPPE CONTE, che unificasse in un unico partito laburista, la sinistra spartpagliata. Il PD non rinasce con quattro candidati in copetizione. La fusione a freddo DS e DC, non ha funzionato l' Ascaro Renzi, lo ha bobardato insieme a Calenda. Dal letame nascono i fiori, dai diamanti non nasce niente. Presidente Conte non si faccia ingabbiare, solo facendo nascere il PARTITO LABURISTA ITALIANO, c'è la speranza che tutte le anime in pena, che vagano tra l'inferno e il purgatorio, possono trovare una casa comune e un'unico obiettivo: battere le estreme destre sulle riforme e sulla giustizia sociale. Il resto è fuffa che ammorba l'anima e lo spirito. ...parlano le armi, è la guerra è quella vera, bombe e missili, mitragliatrici e Kalashnikov, la guerra che fa male,che distrugge tutto ciò che incontra indifferentente. Gino Strada se ne intendeva di guerre,a lui vicinissime a noi lontane,solo immagini di repertorio. Adesso è in diretta, con l'inviata del TG 1 che assiste al lancio dei missili. Non si vede la fine del film e nemmeno il rumore dell' impatto, e quanti morti avranno prodotto. Basta un occupatore per scatenare una guerra di lungo periodo, finanziatata da America e Europa, caldeggiata, come unica soluzione alla pace. Il costo per l'Italia è insostenibile, i soldi per ridurre la spesa energetica sono stati dirottati in Ucraina.Il gasolio è arrivato ai 2 euro al litro. I partiti di opposizione latitano, chi ha un motivo,mentre gli l'altri devono decidere per la scissione. L'Ulivo è morto, si torna ai DS e alla DC. Il sole si è oscurato, gli intellettuali, i màitre à penser ,hanno pensato sia giusto disertare la guerra,la voce più autorevole, Vittorio Foa non c'è più, sono rimaste le mezze calzette, la legna per alimentare le trasmissioni di approfondimento, che non cambiano nulla, addormentano ulteriormente ciò che è restato delle coscienze. Una volta si diceva : non possiamo organizzare un matrimonio offredo fichi secchi. Senza soldi la migliore donna politica del mondo,la più intelligente, colta, veloce, non può fare nulla, può solo rammentare le coperte che si sono bucate. Sig. Presidente della Repubblica, l'evasione fiscale, lo ha detto chiaramente è l'unica strada percorribile, gli avanzi del Natale stanno finendo insieme ai panettoni e ai fichi secchi con dentro la mandorla. La settimana sulla neve si è accorciata a quattro giorni. Noi di pianura per fortuna non sappiamo sciare, al massimo potremmo fare una guerra di palle di neve. La televisione di Stato è pronta con il rimbabimento del Festival di San Remo, addio energia, tutti insieme ad imparare i testi delle nuove canzoni,a commentare gli ospiti,sperando che una nuova pandemia si abbatta sulle nostre povere ossa consumate dal tempo.
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Scritto da Mario Arpaia |