Giorgia Meloni, la leader lepenista che al governo diventa thatcheriana.
Giovedì 05 Gennaio 2023 08:12

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“Lo Stato non genera lavoro”.

GENTILISSIME/I,

la caccia all'evasione fiscale è l'occasione d'oro per le destre nazionaliste e giustizialite. Far pagare in modo giusto  ed equo i tributi. Ci vuole l'ascia per disboscare quanto disonestamente viene sottratto allo Stato. Le riforme della destra hanno bisogno di denaro fresco e contante,avrebbe l'appoggio delle opposizioni se solo li cercasse anche tra gli elettori di conservatori. Il debito di cittadinanza esiste in tutti gli stati europei, l'evasione selvaggia no! Presidente del Consiglio deve riavviare la macchina, obtorto collo, un bel suo sorriso e via, gli uffici dell' Entrata e la Guardia di Finanza non aspettano altro. Lei è una donna che ha coraggio da vendere, per farne una come lei ci vogliono tre Giorgetti... Ci dimostri con i fatti come si ritorna ad una "nazione" civile, forte, rispettata e riverita in Europa. Recuperare il maltotto è lavoro da donna, un lavoro ai ferri...rumore di ferri, all' uncinetto, ci vogliono ampi rammenti. 

Con i conti a posto, lei non immagina quante cose si possono fare, per la prima volta modernizzare il Sud, renderlo competitivo e attivo attraverso l'agricoltura, attraverso le varie Coldiretti. Le strade fanno pena, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, hanno una idea di strade, sono dei tratturi come quelli raccontati da Dannunzio, nella trasumanza. L' Italia del SUD è alto Medioevo, Cristo è ancora fermo ad Eboli. Ricorda le accise? Vennero in ufficio due giovani Mormoni per attivare il contratto del Gas, chiesi una marca da bollo da 20 euro,andarono dal tabaccaio, quando tornarono mi chiesero come mai un quadratino di carta costasse tanto, risposi: in America se hai un infarto e non tieni ben in vista in bocca l'assicurazione, ti lasciano morire in strada, da noi no! Hai tutte le cure pure il Pacemaker gratis.

Per Giorgia Meloni ieri la conferenza stampa è stata una sorta di confessione del suo manifesto politico e dei suoi valori. “Tutti di destra” perché se non fosse così “non potrei essere fiera di quello che faccio”, e di una destra che combina due tendenze: quella lepenista e quella thatcheriana.

Giorgia Meloni, la leader lepenista che al governo diventa thatcheriana.

la funzione storica dello Stato fascista, un secolo fa, fu sostanzialmente la stessa e la visione che accompagnò Mussolini nel suo ventennio anche. Questo non significa affatto che ci aspetta un nuovo fascismo. Ci aspetta qualcosa di più sinistro e più difficile da decifrare: una nuova forma di esercizio del potere, ancorata al passato ma adeguata ai tempi odierni,  da parte degli stessi che nel secolo scorso scelsero di appoggiare il fascismo.

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TAX EVASION

  what it is, how it is practiced, how much it amounts to in Italy

Tax evasion refers to the behavior of a taxpayer, whether a person or a company, aimed at reducing or avoiding the levying of taxes, fees or contributions.

It should be remembered that taxes are the money collected by the State with the aim of financing general public activities, without constraints or specific destinations. An example is VAT (Value Added Tax), which is paid without the state specifying what it will use the money raised for.

Taxes, on the other hand, are the money requested by the state from people in order to finance a specific public service. An example is the TASI (Tax on Indivisible Services), which is paid for a series of services provided by the State (eg waste disposal, road maintenance and municipal lighting).

Finally, contributions are money requested by the State for a divisible public service (that is, offered to the individual citizen) and which, technically, is not requested directly by the taxpayer but is imposed by the Public Body, therefore he is in any case required to finance it and use it – as opposed to what happens for taxes, for example, applied only when a service is requested. An example of a contribution is the annual fee required of freelancers (e.g. lawyers) by the respective trade association in order to give them additional social security guarantees (in the event of an accident or pension).

The broad phenomenon of tax evasion includes a series of different behaviors but all aimed at reducing the withdrawal of resources by the State.

The most common scenarios include:

Selling or providing services to the consumer without issuing the corresponding tax document (receipt, invoice, receipt), through illegal selling.

Issue a tax document but with only a partial amount compared to the real one. In this way, VAT and other taxes are paid only on the basis of the "declared" amount, rather than on the real one.

Falsify your tax return so you pay less tax. This method is more sophisticated than the previous ones and provides, for example, a different indication from the real one of the nature of the income received.

In a regular employment relationship, receive undocumented part of the salary in an undocumented form.

Do not pay taxes or obligations such as Rai fees, car tax or RCA insurance.

Overestimating the costs faced by an individual or a company in order to declare a lower taxable income.

Tax evasion is an immense problem for Italy every year. According to Istat, in 2017 the value of all underground commercial activities (therefore capable of evading taxation) amounted to around €210 billion, more or less 12% of the Italian GDP.

The main tax evaders are, in general, workers and self-employed businesses (such as traders, artisans, farmers) but also freelancers (such as lawyers and accountants) who in 2017 evaded around 70% of the IRPEF (i.e. the income tax), often by under-reporting.

Another important source of evasion in Italy derives, as we said, from undeclared work - which in 2017 counted more than 3 million irregular workers.

Finally, a last little reassuring figure concerns VAT (the tax on the exchange of goods and services), which in Italy is evaded more than in any other European country.

Consequences of escape

Tax evasion brings with it two main consequences: less money entering state coffers and market distortion with advantages for tax evaders.

In the first case, the dynamics are clear: with the non-payment or partial payment of taxes, the State and the Public Administrations find themselves having lower revenues. This situation can lead to various consequences, such as: the reduction of public services or expenditure (i.e. the set of costs incurred for education, subsidies, hospitals and all other public services), or an increase in revenue, (compensating for the evasion through an increase in taxes for taxpayers who do not evade) or, again, with an increase in the public debt.

The other negative consequence of evasion is the distortion of the market. There is a penalty against those who pay taxes, to the benefit of those who don't. The latter, in fact, benefit from lower costs and can afford to offer more competitive prices. Businesses and individuals in good standing therefore find themselves facing unfair competition from tax evaders, which could also lead to the exclusion of competitors who behave correctly from the games.

How to fight it

The fight against evasion refers to the set of measures taken by a State with the aim of reducing the value of the underground economy. One of the main tools consists in the ascertam.

 

opuscolo 2019 1

EVASIONE FISCALE

 cos’è, come si pratica, a quanto ammonta in Italia

Con evasione fiscale si intende il comportamento di un contribuente, che si tratti una persona o di una società, volto a ridurre o evitare il prelievo di imposte, tasse o contributi.

È bene ricordare che le imposte sono i soldi raccolti dallo Stato con lo scopo di finanziare le attività pubbliche generali, senza vincoli o specifiche destinazioni. Un esempio è l’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), che viene pagata senza che lo Stato specifichi per cosa utilizzerà i soldi raccolti.

Le tasse, invece, sono i soldi richiesti dallo Stato alle persone con lo scopo di finanziare un servizio pubblico specifico. Un esempio è la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili), che viene pagata a fronte di una serie di servizi erogati dallo Stato (es. smaltimento rifiuti, manutenzione stradale e illuminazione comunale).

I contributi, infine, sono soldi richiesti dallo Stato a fronte di un servizio pubblico divisibile, (offerto cioè al singolo cittadino) e che, tecnicamente, non viene richiesto direttamente dal contribuente ma viene imposto dall’Ente Pubblico, quindi egli è comunque tenuto a finanziarlo e ad usufruirne – al contrario di ciò che avviene per le tasse, per esempio, applicate solo quando si richiede un servizio. Un esempio di contributo è la quota annuale richiesta ai liberi professionisti (es. avvocati) dalla rispettiva associazione di categoria al fine di dare loro delle garanzie previdenziali aggiuntive (in caso di infortunio o pensione).

L’ampio fenomeno dell’evasione fiscale comprende una serie di comportamenti diversi tra loro ma tutti volti a ridurre il prelievo di risorse da parte dello Stato.

Gli scenari più comuni includono:

  1. Vendere o prestare servizi al consumatore senza emettere il corrispettivo documento fiscale (scontrino, fattura, ricevuta), attraverso la vendita in nero.
  2. Emettere un documento fiscale ma con un importo solo parziale rispetto a quello reale. In questo modo l’IVA e le altre imposte sono pagate solo sulla base della somma “dichiarata”, anziché su quella reale.
  3. Falsificare la dichiarazione dei redditi in modo da pagare un’imposta minore. Questo metodo risulta più sofisticato dei precedenti e prevede, ad esempio, un’indicazione diversa da quella reale della natura del reddito percepito.
  4. In un rapporto di lavoro regolare, ricevere parte dello stipendio in nero in forma non documentata.
  5. Non pagare imposte o adempimenti obbligatori quali ad esempio canone Rai, bolli auto o assicurazione RCA.
  6. Sovrastimare i costi affrontati da un privato o da una azienda al fine di dichiarare un reddito imponibile minore.

L’evasione fiscale costituisce ogni anno un problema immenso per l’Italia. Secondo l’Istat, nel 2017 il valore di tutte le attività commerciali sommerse (capaci quindi di evadere la tassazione) ammontava a circa €210 miliardi, più o meno il 12% del Pil italiano.

I maggiori evasori sono, in generale, i lavoratori e le imprese autonome (come ad esempio commercianti, artigiani, agricoltori) ma anche liberi professionisti (quali avvocati e commercialisti) che nel 2017 hanno evaso circa il 70% dell’IRPEF (ossia la tassa sul reddito delle persone fisiche), spesso tramite sottodichiarazione. 

Un’altra importante fonte di evasione in Italia deriva, come dicevamo, dal lavoro in nero – che nel 2017 ha contato più di 3 milioni di lavoratori irregolari. 

Un ultimo dato poco rassicurante riguarda infine l’IVA (la tassa sugli scambi di beni e servizi), che in Italia viene evasa più che in ogni altro paese europeo. 

Conseguenze dell’evasione

L’evasione fiscale porta con sé due principali conseguenze: una minore entrata di denaro nelle casse dello Stato e una distorsione del mercato con vantaggi per gli evasori.

Nel primo caso la dinamica è chiara: con il pagamento mancato o parziale delle tasse lo Stato e le Amministrazioni Pubbliche si ritrovano ad avere entrate minori. Questa situazione può portare a diverse conseguenze, quali: la riduzione di servizi o della spesa pubblica (ossia l’insieme di spese sostenute per l’istruzione, i sussidi, gli ospedali e tutti gli altri servizi pubblici), oppure un aumento delle entrate, (compensando l’evasione tramite un aumento delle tasse ai contribuenti che invece non evadono) o, ancora, con un aumento del debito pubblico

L’altra conseguenza negativa dell’evasione è la distorsione del mercato. Vi è una penalizzazione nei confronti di chi paga le tasse, a vantaggio di chi non lo fa. Questi ultimi, infatti, beneficiano di costi minori e possono permettersi di offrire prezzi più competitivi. Imprese e privati in regola si trovano quindi a fronteggiare una concorrenza sleale da parte degli evasori, che potrebbe anche portare a escludere dai giochi i competitors che si comportano correttamente.

Come contrastarla

Con lotta all’evasione si intende l’insieme delle misure prese da uno Stato col fine di ridurre il valore dell’economia sommersa. Uno dei principali strumenti consiste nell’accertamento fiscale (un insieme di controlli condotti dalla Pubblica Amministrazione verso fonti quali: dichiarazione dei redditi, documenti contabili, patrimonio o comportamento di un contribuente). Tutte queste funzioni sono svolte dall’Agenzia delle Entrate, un ente pubblico controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il supporto della Guardia di Finanza – forza di polizia sempre al servizio del Ministero. 

Negli ultimi anni in Italia le misure introdotte per limitare l’evasione includono anche la riduzione del tetto massimo per i pagamenti in contante, incentivi per l’utilizzo di carte di credito/bancomat e fatturazione elettronica per le imprese. 

Distinzione con elusione

È importante non confondere il fenomeno dell’evasione fiscale con quello di elusione e frode. Per elusione fiscale si intende un comportamento atto ad evitare il pagamento dell’imposta senza per questo violare la legge, ma sfruttando carenze dell’ordinamento giuridico. In questo caso le norme vengono solitamente aggirate, senza commettere tecnicamente reato, diversamente da ciò che accade invece con la frode fiscale.  

Difesa degli evasori

L’evasione fiscale è un comportamento profondamente radicato nella cultura italiana, e per questo particolarmente difficile da contrastare. Tra le giustificazioni più usate dagli evasori rientrano spesso: il livello troppo elevato della tassazione, un complesso sistema tributario in cui è difficile orientarsi e la scarsa fiducia nell’uso che lo Stato può fare delle finanze pubbliche. 

È necessario registrare anche la diffusa complicità dei consumatori, i quali, ad esempio, pagando in contanti per un servizio beneficiano loro stessi di un prezzo inferiore – dovuto all’evasione dell’IVA. 

Varrebbe la pena, per capire meglio le logiche che conducono un soggetto ad evadere fiscalmente, menzionare il pensiero espresso da Silvio Berlusconi e da Luigi Einaudi (ex Presidente della Repubblica), i quali affermarono rispettivamente che: “Se si chiede una pressione del 50% ognuno si sentirà moralmente autorizzato ad evadere” e che: ”La frode fiscale non potrà essere davvero considerata alla stregua degli altri reati […] finché le sottili arti della frode rimarranno l’unica arma di difesa del contribuente contro le esorbitanze del fisco”.

Il concetto di evasione fiscale in Italia tende quindi, in certi casi, ad essere giustificato come “necessario”, come unico mezzo a disposizione per fronteggiare un pressante sistema fiscale verso il quale il contribuente non nutre fiducia. 

Per superare questa convinzione è necessario che lo Stato ripristini una sorta di circolo virtuoso nel quale, riacquisendo la fiducia dei propri contribuenti da un lato e ponendo più rigidi controlli per impedire l’evasione dall’altro, i cittadini si sentano meno avversi a far fronte a questi oneri.

Fonti e approfondimenti

Evasione fiscale, Treccani

Evasione fiscale in Italia: dove, come e quanto. I numeri, Panorama

Evasione fiscale, lavoro nero e illegalità. I numeri dell’economia che vale 210 miliardi di euro, Davide Mancino, Il Sole 24 Ore

Economia non osservata nei conti nazionali, Comunicato stampa Istat

Conseguenze ed effetti dell’evasione fiscale, Okpedia

Accertamento fiscale, Okpedia

Come ti giustifico l’evasione fiscale, i tre falsi miti. Giacomo Zucco, Il Fatto Quotidiano

Moralmente giustificato a evadere, Silvio strizzava l’occhio ai furbi. La Repubblica

Evasione fiscale, ecco tutte le mosse del Governo per combatterla – Aggiornamento Nadef 2019, Daniele Tumietto, Agenda Digitale

L’evasione fiscale, Le differenze tra evasione, elusione e frode fiscale. Borsa Italiana

Scritto da Mario Arpaia   
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