Giovani militanti di estrema destra
Lunedì 20 Febbraio 2023 08:18

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https://tg.la7.it/cronaca/firenze-aggressione-davanti-al-liceo-il-sindaco-nardella-aggressione-squadrista-19-02-2023-18039

GENTILISSIME/I,

Il Movimento Politico Ordine Nuovo fu un movimento politico e organizzazione terroristica di estrema destra extraparlamentare nato nel dicembre 1969, fondato da alcuni militanti del Centro Studi Ordine Nuovo, guidati da Clemente Graziani, contrari al rientro dell'associazione, insieme al fondatore Pino Rauti, nei ranghi del Movimento Sociale Italiano. A novembre 1973 il movimento fu sciolto a seguito del processo in cui i suoi dirigenti furono accusati di ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista, subendo pesanti condanne e lo scioglimento ufficiale a opera del ministro dell'interno Paolo Emilio Taviani.

Pino Rauti camera

Un filo nero  tiene legato la estrema destra italiana, fin dalla fondazione del Partito Nazionale Fascista, le sue gesta la sua cultura,  è l'umus dei gruppi che teorizzano la violenza. Il filmato è eloquente, riporta ai tantissimi episodi di aggressione, fino ad uccidere. 

Benedetto

La sera del 28 novembre del 1977, una nutrita squadra di fascisti esce dalla sede Passaquindici del Msi, con in mano mazze ed in tasca alcuni coltelli.

L’agguato è premeditato: si dirigono verso Bari Vecchia con l’obiettivo di colpire alcuni capi del movimento studentesco. Il gruppo viene però avvistato da una ragazza che corre al bar del borgo vecchio dove si trovano i compagni. I fascisti tentano di avvicinarsi al locale ma vengono immediatamente messi in fuga per i vicoli della città.

Arrivati nella piazza della prefettura, nel pieno centro cittadino, i fascisti vedono tre ragazzi, tra cui c’è Benedetto Petrone. I tre ragazzi cercano di scappare, ma Petrone è più lento per colpa di una malattia che lo affligge che comporta problemi di deambulazione. L’amico torna indietro ma i fascisti ormai gli sono addosso. Benedetto Petrone viene colpito con mazze e coltelli. Sarà una coltellata ad ucciderlo. L’amico, Franco Intranò, viene ferito al torace.

Pasolini

Pino Pelosi, l’uomo condannato a nove anni di reclusione per aver ucciso Pier Paolo Pasolini l’1 novembre del 1975, all’Idroscalo di Ostia è tornato a parlare dell’assasinio dopo che il 7 novembre è stato annunciato il ritrovamento del dna di un terzo uomo su una tavoletta utilizzata per colpire lo scrittore-regista. La svolta andrebbe a confermare l’ipotesi sostenuta dalla difesa di Pelosi riguardo un agguato organizzato da più persone.
PELOSI MINACCIATO.
 «Una trappola per ucciderlo. A me chiesero di confessare… avevo 17 anni, e avevo paura», ha dichiato il 53enne Panorama.it .
«Pasolini fu ucciso in un agguato. Io confessai perché avevo paura», ha aggiunto Pelosi, detto ‘la Rana’, raccontando che Pasolini fu aggredito da un gruppo e che un «uomo con la barba» dopo il delitto lo avrebbe minacciato raccomandandogli di scordarsi tutto.
In passato Pino ‘la Rana’, in un’ intervista televisiva, chiamò in causa tre persone precisando di non conoscerne le identità e negando di essere l’ assassino. L’inchiesta che fu aperta sulla base di quelle parole fu archiviata nel 2005 per mancanza di riscontri.

Già prima della cessazione per decreto del movimento, comunque, un gruppo di militanti si era attrezzato per la lotta clandestina. Con i leader più noti fuggiti all'estero per sottrarsi alla cattura per l'inchiesta su Ordine Nero, fu il neofascista siciliano Pierluigi Concutelli ad assumere il controllo del gruppo clandestino. Con l'arresto di Pierluigi Concutelli, nel febbraio 1977, la struttura militare del movimento fu sostanzialmente smantellata.

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Firenze, 18 febbraio 2023 – Tensione oggi al Liceo Michelangelo di firenze. Due studenti maggiorenni sono stati aggrediti stamani davanti alla scuola in via della Colonna da alcuni militanti di estrema destra, esterni al liceo classico fiorentino. 

Cosa è successo

In base alle prime informazioni, sembra che i due ragazzi, studenti maggiorenni del liceo appartenenti al collettivoSum, sarebbero stati aggrediti da persone esterne alla scuola, militanti di estrema destra arrivati in gruppo davanti al liceo. Al momento non sappiamo cosa abbia scatenato l’aggressione, ma in base a quanto ricostruito, sembra che il gruppo di militanti di destra si fosse presentato davanti alla scuola. Qualcuno avrebbe detto loro qualcosa, forse di andar via, e da lì sarebbero partiti poi gli scontri. 

 

Il video dell’aggressione

Nel video che documenta l’aggressione si vede un ragazzocon i pantaloni rossi a terra. Un altro ragazzo è sopra di lui, gli tira alcuni pugni in testa. Altri due giovani dietro di loro, in piedi, si prendono a calci e botte. Intervengono altri studenti. La rissa prosegue con pesanti e violenti colpi sferrati

“Fascisti di…” e l’intervento della prof

Dopo pochi secondi interviene una professoressa del liceo. Cerca di sedare la rissa, grida ai ragazzi di fermarsi: “Ma cosa fate, smettetela”. Ma l’aggressione prosegue. Intervengono anche altri studenti. Qualcuno grida: “Levatevi, fascisti di...". 

Giani: “Atto vigliacco e grave”

"Un atto tanto vigliacco quanto grave”, è quanto scrive in una nota il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, che esprime “la mia totale solidarietà, così come a tutto il corpo docente del liceo e alla preside. Adesso mi auguro che le autorità competenti agiscano immediatamente e che gli aggressori vengano prontamente individuati e puniti perché trovo abbastanza incredibile e inaccettabile che episodi del genere possano ancora avvenire”.

Nardella: “Aggressione squadrista intollerabile”

Questo è ciò che si vede nel video dell’aggressione. A quanto appreso, la Digos è al momento all’interno del liceo per ascoltare la dirigente scolastica e i ragazzi vittime dell’aggressione.

Su quanto accaduto è intervenuto anche il sindaco di Firenze. “Un’aggressione squadrista di questa gravità davanti a una scuola è un fatto intollerabile – scrive Dario Nardella su Twitter – . Ho parlato con il Questore perché venga fatta chiarezza al più presto e vengano individuati i responsabili. Firenze e la scuola non meritano violenze del genere". 

"Qui non siamo di fronte a un problema di sicurezza cittadina in generale - ha spiegato il sindaco -, siamo di fronte a un atto gravissimo di violenza, peraltro consumato davanti a una scuola. Un atto sul quale bisogna fare chiarezza totale fino in fondo e per il quale bisogna trovare i responsabili, che peraltro sono stati ritratti dai video che ormai circolano sui social: perché una cosa del genere è intollerabile, e una città come Firenze, il mondo della scuola, non lo meritano”.

Emiliano Fossi: “Interrogazione al ministro”

Tantissime le reazioni a quanto avvenuto. “La spedizione punitiva davanti al liceo Michelangiolo di Firenze, da parte di militanti dell’estrema destra ai danni di studenti del collettivo Sum è inaccettabile, una preoccupante recrudescenza squadrista: presenterò un’interrogazione al ministro”, scrive su Twitter il deputato del Pd Emiliano Fossi

Simona Bonafè: “Episodio da non minimizzare”

"È un fatto gravissimo – commenta Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano e vice presidente dei deputati dem –. È impensabile che le istituzioni scolastiche siano teatro di violenze e di assalti a sfondo politico, l’episodio non va assolutamente minimizzato”.

Iacopo Melio: “E il Governo che fa?”

"Un simile attacco squadrista deve essere duramente condannato, e per quanto la violenza sia sempre sbagliata ritengo ancor più grave che il tutto sia avvenuto davanti a una scuola verso giovani studenti: inaccettabile che al momento nessun membro della destra abbia preso le distanze in modo netto e chiaro da questo schifo.
Il Governo vuole intervenire affinché sia fatta giustizia o preferisce tacere dimostrando, ancora una volta, due pesi e due misure davanti alla cronaca?”

Firenze, 18 febbraio 2023 – “Tutto è accaduto davanti alla scuola, non dentro e sono stati coinvolti nostri studenti e una nostra insegnante. Appena ho saputo ho chiamato la Digos che al momento sta acquisendo le informazioni da parte della docente e degli studenti coinvolti”.

È quanto spiega Rita Gaeta, dirigente scolastico del liceo Michelangelo di Firenze, in merito a quanto accaduto stamani davanti alla scuola, in via della Colonna. "Mi hanno spiegato che nostri studenti sono stati aggrediti. Sarebbero coinvolte persone estranee alla scuola. E l'insegnante è intervenuta vedendo cosa stava accadendo”.

Da quanto è stato ancora spiegato dalla dirigente, a essere aggrediti due studenti maggiorenni che fanno parte del Collettivo Sum del liceo. “Chi fossero gli altri esterni non lo so. La Digos sta facendo accertamenti". 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scritto da Mario Arpaia   
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