NO ALLA GUERA SI ALLA PACE
Venerdì 28 Aprile 2023 17:29

 

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Attualità | Media

L’equivoco di Elly Schlein su Vogue Italia

L’intervista alla segretaria del Partito Democratico – e le reazioni che ha provocato – dimostrano, ancora una volta, come il nostro dibattito pubblico sia drammaticamente fuori fuoco

 

 

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Gentilissime/I,

 

chi non ricorda le scarpe da un milione di Dalema e i gilè di cashemere di Bertinotti, frivolezze in confronto con l' l'armocromia e le ciabatte friulane che fanno tanto  tendenza, da pensare ai Radical chic espressione inglese utilizzata per definire gli appartenenti alla borghesia medio/alta o al mondo della cultura e dello spettacolo che per vari motivi (seguire la modaesibizionismo, ricerca di consenso o per inconfessati interessi personali) ostentano idee e tendenze politiche affini alla sinistra radicale o comunque opposte al loro vero ceto di appartenenza. Per estensione, la definizione di radical chic comprende anche uno stile di vita e un modo di vestirsi e comportarsi.

Un atteggiamento frequente è l'ostentato disprezzo del denaro o il non volersene occupare in prima persona quasi fosse tabù, quando in realtà si sfoggia uno stile di vita che indica un'abbondante disponibilità finanziaria o improntato al procacciamento dello stesso con attività che, qualora osservate in altri, un radical chic non esiterebbe a definire in modo sprezzante come volgarmente lucrative.

Inoltre, tale atteggiamento si identifica sovente con una certa convinzione di superiorità culturale, nonché con l'ostinata esibizione di questa cultura "elevata" o la curata trasandatezza nel vestire e, talora, con la ricercatezza nell'ambito di scelte gastronomiche e turistiche; considerando, insomma, come segno distintivo l'imitazione superficiale di atteggiamenti che erano propri di certi artisti controcorrente e che, ridotti a mera apparenza, perdono qualsiasi sostanza, denotando l'etichetta snobistica.

Dal 2008 è attestato in Italia il neologismo sinistra al caviale, calco del francese gauche caviar. Con lo stesso significato è utilizzata anche l'espressione partito della ZTL, con riferimento alle zone a traffico limitato, ossia ai centri storici delle principali città, dove abitano i ceti più abbienti, che spesso votano a sinistra

Non si trattadi moda, un minimo di gusto e l'accoppiamento dei colori è fatto, non è necessario rivolgersi ad un esperto che alla fine ti veste secondo i suoi gusti. 

La credibilità e le palle sono indispensabili per governare un paese disastrato come il nostro, dove tutti i partiti hanno lasciato il segno di Attila. La credibilità può arrivare da un tailleur firmato? O in vece da uno di quei discorsi alla Pier luigi Bersani,  smacchiare il leopardo, ovvero la sinistra radical chic. 

sini 

Sotto la nuova guida di Elly Schlein, il Pd ribadirà la sua linea, sostegno all’Ucraina e al suo diritto all’autodifesa, con la richiesta di intensificare l’impegno diplomatico dell’Europa per la pace, l’accusa alla Russia per l’aggressione e la richiesta di continuare a puntare sul suo isolamento, anche alla luce dell’incriminazione di Putin da parte della Corte penale internazionale. «Basta armi» è invece il senso della posizione del M5S.

 

I fronti comuni

Si muove a macchia di leopardo il nuovo dialogo tra le opposizioni innescato dalla segretaria del Pd, Elly Schlein. Tutti uniti sulla richiesta di chiarezza sulla dinamica della strage di Cutro: oggi alla Camera ci sarà una conferenza stampa congiunta di Pd, M5S, Azione-Iv, Sinistra-Verdi e Più Europa. Alla ricerca di una sintesi sul salario minimo sul quale il Pd spinge per trovare una posizione unitaria a partire dai lavori in commissione. «Abbiamo votato anche le mozioni delle altre forze di opposizioni, seppur ci sono dei piccoli distinguo - dice Andrea Orlando - ci interessa far emergere il fatto che vogliamo lavorare per una proposta unitaria. Mi auguro che gli altri facciano lo stesso», così «la famosa quadra si trova».

Conte “sfida” i nuovi vertici Pd

Restano invece le distanze sull’Ucraina. E Giuseppe Conte “sfida” i nuovi vertici Pd ad assumere una posizione diversa dal passato. «Mi auguro che il Pd possa, con il nuovo vertice, fare questa scelta, in questa direzione che noi abbiamo già intrapreso» per un’intensificazione dello sforzo diplomatico e quindi la richiesta di uno stop all’invio di armi a Kiev. «In tanti riforniscono di armi ma ci deve essere qualcuno che imprime una svolta e noi vogliamo che sia l’Italia», sottolinea il leader M5S. Tuttavia, a scorrere la bozza della risoluzione che il Pd presenterà al Senato in occasione delle comunicazione della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue, la linea dem non cambia.

La linea dem

Come anticipato dall’Adnkronos, nel testo a cui lavorano i dem da una parte non si fa menzione alle armi («Del resto non votiamo mica sull’invio di armi», fa notare un senatore dem), dall’altra però viene ribadito il sostegno a Kiev e al «suo diritto all’autodifesa» rinnovando la necessità dell’impegno Ue per la pace. Resta l’accusa alla Russia per l’aggressione e la richiesta di continuare sul suo isolamento vista anche la novità dell’incriminazione di Putin da parte della Corte penale internazionale dell’Aja.

Scritto da Mario Arpaia   
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