Lettera aperta al Presidente della Repubblica
Giovedì 18 Maggio 2023 08:10

Il lupo perde il pelo ma non il vizio di indossare indumenti in cui sono stampati in bella vista i simboli nazisti. Il presidente ucraino Zelensky durante la sua visita in Italia e in Vaticano, ieri ha indossato una felpa nella quale era raffigurato il tridente con la spada, simbolo dei nazifascisti dell’OUN (Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini) durante la Seconda Guerra Mondiale e dei neofascisti di Pravyj Sektor.

“Se si fa attenzione si nota che quello sulla maglia di Zelensky non era il tridente simbolo nazionale ucraino. Nel simbolo nazionale ucraino non c’è la spada, che invece caratterizza il simbolo dei filonazisti dell’OUN, riabilitati dopo Euromaidan, e in quello dei neofascisti di Pravyj Sektor”, fa notare Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista S.E.
“Zelensky ha scelto una maglia nera col simbolo neonazista come omaggio a Giorgia Meloni? Al Presidente Mattarella chiedo se non si sente offeso dall’ostentazione di un simbolo fascista?”, continua Maurizio Acerbo.

Credo che a pochi tra i commentatori impegnati a raccontare la visita del leader di Kiev che ci ha deliziato della sua presenza sia venuto in mente di far notare che il vessillo sfoggiato sulla sua felpa non era lo stemma ucraino ma quello di una formazione nazista. Forse erano troppo attenti a riportare correttamente il suo verbo per notare questo particolare.

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi su quale è l’ideologia del governo ucraino che noi sosteniamo così convintamente perché ce lo hanno detto da Washington dovrebbe iniziare a farsi qualche domanda. Fino a quando continueremo a farci prendere in giro da questa classe politica succube ed inetta?

GENTILISSIME/I,

ALLA SEGRETERIA DEL PD,

siamo alla resa dei conti e in pieno ballottaggio per le amministrative, Il Pd per storia, per natura, per cultura non può accettare la guerra. I finanziamenti vanno destinati alle vittime dell' immane disastro ecologico. Una intera Regione è stata travolta da acqua e fango. Farla rinascere sarà un'impresa titanica, dove la qualità della politica dovrà essere al massimo delle competenze. La comunicazione delle opposizioni chiara e responsabile. Deve emergere la leadership competente, necessaria nella complicata realtà che ci circonda. Politici liberi di pensare, fuori da qualsiasi corrente di partito. Uomini e donne vere, nessun servilismo sciocco, protagonisti di una politica intelligente, senza furbizie. La furbizia è la virtù dei servi.Siamo al capolinea, o ci sialviamo tutti,oppure sarà per tutti il precipizio della povertà! I giovani nelle tende sono la denuncia di città avide e costosissime, dove una colazione del valore di 2 euro ne costa 10. A nostro modesto parere Bologna è la città che fa meno sconti ai poveri, la Bologna che inventò il welfaire è un pallido ricordo, cosa ne pensano il sindaco e gli assessori?

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Lettera aperta al Presidente della Repubblica.

(e credo che molti italiani concordino con il contenuto) 

Signor Presidente,

come ampiamente evidenziato dagli organi di stampa nazionali ed esteri, Ella ha accolto il presidente dell'Ucraina dichiarando che è un onore averlo ospite a Roma e ribadendo che noi siamo pienamente al suo fianco.

Io spero che, usando il pronome "noi", Ella si sia riferito a se stesso, escludendo dalla Sua esternazione gli italiani.

Perchè vede, io non considero un onore ricevere la visita di un rappresentante di quel paese che durante la seconda guerra mondiale collaborò attivamente con i nazisti nei rastrellamenti degli ebrei e degli oppositori,

che creò un partito nazista ucraino fiancheggiatore dei criminali nazisti,

che ha eletto a suo eroe nazionale Stepan Bandera, capo di quel partito di nazisti.

Io non considero un onore ricevere il capo di uno stato che da otto anni bombarda, massacra, tortura, violenta i russofoni in Donbass, anzi, me ne sento profondamente umiliato.

Io non sono al fianco di una nazione che negli ultimi ottant'anni si è distinta nel panorama internazionale per violenza e corruzione.

Io non sono al fianco di una nazione che, dalla caduta del muro di Berlino e dal conseguente disfacimento dell'Urss in qua, non ha fatto altro che disattendere gli accordi internazionali e provocare in tutti i modi, leciti e illeciti, la Russia per spingerla a reagire in modo da poterla accusare di crimini per i quali, in realtà, è proprio l'Ucraina ad essersi da sempre distinta.

Io non dimentico che la Russia fu il primo paese a correre in soccorso delle popolazioni colpite dal terremoto di Reggio e Messina nel 1908, portando cibo, vestiti, medicine e volontari.

Io non dimentico che centodieci anni dopo la Russia è stato il primo paese a correre in aiuto dell'Italia durante la pandemia Covid, portando medici, medicine, ventilatori polmonari e altre attrezzature.

Io non dimentico che la Russia è uno dei nostri principali partner commerciali da decenni e che ci ha sempre fornito il gas a un prezzo concorrenziale senza mai specularci sopra, a differenza di quanto stanno facendo da un anno i nostri "amici" americani!

Io non dimentico che la Russia ha liberato il mondo dal nazismo, pagando un prezzo atroce di oltre 30 milioni di morti,

e che il merito della liberazione se lo presero quelli che avevano sempre finanziato e sostenuto il nazismo e che, per liberarci, bombardarono le nostre città radendole al suolo e uccidendo decine di migliaia di inermi civili. Ma noi li celebriamo ancora oggi come i "liberatori" mentre accusiamo i veri liberatori di essere "nazisti".

Io mi dissocio, signor Presidente, da queste distorsioni della realtà.

Io mi dissocio dall'aiuto militare che l'Italia sta fornendo a un paese

che non è nostro alleato nella UE,

che non è nostro alleato nella Nato,

che è stato nostro nemico durante l'ultima guerra in quanto fiancheggiatore dei nazisti.

E mi dissocio con ancora maggior forza se si pensa che il governo sta distogliendo preziose risorse dalla sanità, dalla scuola, dagli strumenti di sostegno sociale per acquistare armi da regalare a questo personaggio squallido, capace solo di pretendere come se tutto gli fosse dovuto,

che si rifiuta di discutere,

che non vuole nemmeno sentire parlare di fare trattative,

che sta lucrando sulle armi che gli sono state regalate e

che, in gran parte sta rivendendo sul mercato nero, come confermato da molti osservatori internazionali indipendenti, mentre si sta arricchendo a titolo personale come confermato, anche in questo caso, dagli osservatori internazionali indipendenti.

Ella è libera, ovviamente, di pensarla come crede, ma non dimentichi mai che, se vuole parlare a nome del popolo italiano, deve prima chiedere al popolo italiano come la pensa.

Perciò La invito caldamente a non parlare MAI a nome mio su questi temi!

Con profonda disistima.

Un cittadino italiano nauseato.

Luigi Quartucci (autore)

Scritto da Luigi Quartucci (autore)   
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