IL 22 LUGLIO GLI ALLEATI BOMBARDARONO LA CITTA’ (FOGGIA ndr) PROVOCANDO 22 MILA MORTI
Mercoledì 26 Luglio 2017 15:24

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Oggi, nel ricordo di quella tragedia, rinnoviamo il nostro impegno per la pace
Loris Castriota Skandeberg
FOGGIA,  estate del 1943, Foggia celebra la memoria delle oltre 20mila vittime che hanno segnato una delle pagine più tragiche della sua storia.
Il 75% delle costruzioni rase al suolo, 12 bombardamenti a tappeto – senza discriminazione di obiettivi – da parte delle Fortezze Volanti tra il maggio ed il settembre, episodi toccanti e atti di eroismo: un diario di poche settimane di guerra dal cielo che fece meritare a Foggia la medaglia d’oro al valor civile.
Ancora oggi, sono poche le famiglie foggiane che non hanno pagato con la vita di un proprio caro un tributo di sangue a quelle giornate dell’estate ’43.
Una strage ingiustificata, come hanno riconosciuto, a decenni di distanza anche tanti storici inglesi che, riprendendo analisi delle azioni di guerra degli Alleati in quella tragica estate, hanno rilevato la scarsa rilevanza militare dell’obiettivo, almeno in quel periodo e in quel particolare momento del conflitto.
Il fronte si era spostato a nord, le colonne di militari tedeschi erano ormai in marcia sulla dorsale Adriatica, e Foggia, con il suo pur importante nodo ferroviario, non alimentava più le truppe dell’Asse. E neppure i 16 aeroporti militari che erano stati allestiti con mezzi di fortuna nel Tavoliere, erano abbastanza distanti dalla città dal preservarla da incursioni dirette ad indebolire il nemico: tra l’altro, gli Alleati avevano tutto l’interesse a conservare infrastrutture che avrebbero potuto sfruttare in seguito.
Ma Foggia andava «conventrizzata» come criminalmente disse il giorno dopo Radio Londra: le andava, cioè, restituita la sorte riservata dai bombardieri tedeschi alla cittadina inglese di Coventry che, qualche giorno prima, era stata pesantemente colpita. Con una sostanziale differenza: all’epoca, Coventry era sede di un rilevante numero di fabbriche importanti per lo sforzo bellico alleato.
Una mera rappresaglia, dunque. Un atto di terrorismo psicologico gratuito, cinico, spietato: una politica di guerra perseguita senza la minima considerazione delle vite di inermi cittadini civili e mai un cenno della volontà di risarcire – se non materialmente – almeno moralmente una città coni gravemente colpita.
Come ormai da  anni, anche oggi l’amministrazione commemora quei tristi giorni e rende omaggio alla memoria dei 22mila foggiani caduti sotto le bombe e le macerie.
La «Giornata della pace». Un titolo significativo per un calendario di manifestazioni che vuol diffondere un solo messaggio: pace nel mondo, mai più Terrore e l’orrore della guerra per risolvere le umane questioni.
«Migliaia di vittime, scene ancora presenti ai superstiti, il pianto disperato dei bambini: questa fu restate del 1943 a Foggia – – la città ricordando le sue vittime indica quale obiettivo irrinunciabile la costante ricerca della pace. Non vendetta, ma pace: ecco il significato delle celebrazioni del 22 luglio. Dalla torre campanaria del Comune, partiranno 12 rintocchi: tanti quante furono le incursioni, fino al 6 settembre 1943. Ad anni di distanza, nessuno ha spiegato il motivo per il quale anche tre giorni dopo la firma dell’armistizio, apposta il 3 settembre sui protocolli resi pubblici l’8 settembre, Foggia fu brutalmente e terroristicamente bombardata: dato che dovrebbe essere oggetto di qualche riflessione, non soltanto in sede storica».

IL MARTIRIO DI FOGGIA
Dal programma “LA GRANDE STORIA” trasmesso Giovedì 15 luglio 2004 su “RAITRE” –
trascrizione di testimonianze raccolte (dal Cyberamanuense Mauro Franciolini) nel corso della puntata “BOMBARDAMENTI”:
Elenco delle incursioni americane che nel 1943 distrussero Foggia:
28 maggio 300 vittime
30 maggio 9 vittime
31 maggio 153 vittime
21 giugno 91 vittime
15 luglio 1.293 vittime
22 luglio 7.643 vittime
19 agosto 9.581 vittime
25 agosto 971 vittime
9 settembre 21 vittime
17 settembre 168 vittime
18 settembre 11 vittime
TOTALE 20.241 vittime
Nello spaventoso bombardamento del 22 luglio 1943 settantuno “Fortezze” americane, appartenenti al 97° ed al 99° Gruppo, colpirono tutta l’area cittadina. Nella terrificante incursione del 19 agosto 1943 centosessantadue “Fortezze” e settantuno “Liberators” sganciarono sulla città 586 tonnellate di esplosivo.
Un anziano ricorda:
“Il 22 luglio 1943 ci fu un enorme bombardamento che interessò l’intera città e, dopo il bombardamento, ci fu un mitragliamento su tutta l’area cittadina: specialmente nelle zone interessate da ville e giardini. Il mitragliamento non era diretto su forze armate , ma era diretto su chiunque si trovasse a camminare e, combinazione, quando effettuarono questi mitragliamenti sulle ville , nel cimitero e nella villa comunale non esistevano più depositi perché erano stati portati via già da oltre un mese… Quindi l’azione fu subita, esclusivamente, dalla popolazione civile”.
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vita e l’opera artistica e musicale del Maestro Rico Garofano…finalmente a livello nazionale

Ott 23rd, 2012 Postato in Iniziative, Memoria | Commenti disabilitati su La vita e l’opera artistica e musicale del Maestro Rico Garofano…finalmente a livello nazionale

Un altro importante appuntamento per parlare della storia recente della nostra città. E’ quello che attende il 25 ottobre prossimo, a Roma, negli studi della prestigiosa “TV 2000” l’emittente gestita dalla CEI e che trasmette sul satellite e sul digitale, i nostri concittadini Riccardo e Marcello Garofalo, figli dell’indimenticato Maestro Rico Garofalo, artista e uno dei più grandi musicisti foggiani . Ne parlo molto volentieri perché oltre ad essere collega di lavoro dei figlioli, ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, ed essere da lui “diretto” quando, frequentando le scuole elementari Rabbaglietti, ci preparava per una delle stupende rappresentazioni che , grazie alla direttrice della scuola “Amalia Rabbaglietti”, mettevamo in scena al Teatro Giordano. Ma il Maestro Garofalo è ricordato soprattutto per la sua orchestra: i Parker Boy’s, con la quale fece impazzire soldati e ufficiali alleati durante l’occupazione. Persino i vertici militari alleati di stanza a Foggia, rimasero entusiasti tanto che il Colonnello Hamilton, supervisore e responsabile della Croce Rossa Americana, una delle Autorità più importanti presenti sul territorio, sentì il bisogno di ringraziare i componenti dell’orchestra ma, soprattutto il M° Garofalo con un documento che viene oggi gelosamente custodito dai figli del musicista . Nella lettera si ringrazia il Maestro e l’orchestra in particolare per un tipo di musica che allora in pochissimi, al mondo, potevano suonare e che: parole del Colonnello,“…aveva fatto andare in delirio le truppe di colore….suonando nel cuore di tutti noi il suo Boggie Woggie…”

Ebbene, in questi ultime settimane il Maestro Garofalo è tornato agli onori della cronaca grazie ad un servizio che il Direttore del settimanale “Di Più”, Sandro Mayer, ha voluto dedicargli parlando dei suoi legami con Padre Pio. Infatti molti non sanno che una delle canzoni più belle , suggestive, commoventi e tradotte in diverse lingue in tutto il mondo, venne dedicata a San Pio, proprio dal Maestro Garofalo su parole del Prof. Gino Scauzillo inseparabile amico e componente della mitica orchestra e cantata da Luciano Rondinella. La canzone, dal titolo: “La canzone di Padre Pio” venne scritta all’indomani della morte del Santo, nel 1968, per amore, devozione e a conferma di un legame forte ( il Maestro Garofalo era figlio spirituale di Padre Pio) ma, soprattutto, per ringraziare il Padre di un miracolo che lo stesso Rico Garofalo ricevette e del quale parleranno, insieme ai momenti più importanti e celebrativi della vita e delle opere del loro papà, i figli del maestro, il 25 prossimo in occasione della loro partecipazione alla trasmissione “Nel cuore dei giorni” presso l’emittente TV 2000..

E’, per la nostra città motivo di grande soddisfazione sapere che una importante emittente, oltre alla stampa nazionale, abbia mostrato interesse per la vita artistica e musicale di un nostro concittadino: Il Maestro Garofano, anche se attraverso i suoi figli, torna quindi in TV, dopo che per oltre 20 anni, tra il 1940 e il 1960, è stato presente sugli schermi nazionali, alla radio e nei più importanti teatri nazionali.

Dr Salvatore Aiezza 

Il nostro passato è il nostro futuro. Uniti nel ricordo, per non dimenticare.

Domenica, 22 luglio, ricorrerà l' anniversario dei bombardamenti anglo/americani sulla nostra città. L’estate del 1943, come i lettori ben sapranno e proprio quando sembrava che la guerra avesse lasciato indenne la nostra città da episodi di combattimenti cruenti, soprattutto per la popolazione civile, Foggia venne a trovarsi al “centro” dei piani dei futuri alleati che preparavano lo sbarco e l’invasione dell’Italia. La sua particolare situazione geografica e la presenza di diversi aeroporti militari, industrie chimiche e un nodo ferroviario di primaria importanza, decretarono la terribile decisione di bombardarla per annientare la resistenza tedesca e preparare il terreno alle truppe intanto sbarcate in Sicilia. E’ stata la tragedia più grande per la nostra terra dopo il terremoto, terribile, del 1731. Da maggio 1943 e sino a dopo l’8 settembre, data dell’armistizio, Foggia divenne il simbolo del martirio di una città e dei suoi abitanti. Insieme a Dresda, città tedesca e Cassino, fu la città più bombardata in assoluto. Dopo il 22 luglio e il 19 agosto 43 Foggia divenne una città fantasma. Oltre 20.000 morti dei quali più di 5.000 periti il solo 22 luglio nei sottopassaggi della stazione, ove avevano trovato rifugio, nella vana speranza di salvarsi, migliaia di inermi cittadini e ferrovieri, presi alla sprovvista dalle bombe e mitragliatrici dei bombardieri anglo americani. Purtroppo un treno cisterna fermo al primo binario venne colpito e il liquido infiammabile invase, incendiandosi, il sottopassaggio. Fu una carneficina. Negli stessi giorni mentre centinaia di bombardieri oscuravano il cielo di Foggia “vomitando” dal loro ventre di morte bombe e spezzoni incendiari, per procurare più danni possibili, altre centinaia di nostri concittadini, tra i quali tanti bambini, ragazzini e donne, venivano barbaramente e senza ragione mitragliati dai piloti che volavano a bassa quota, nella villa; sul viale della stazione e altrove. Omicidi, questi, sui quali mai nessuna commissione o tribunale ha mai indagato. Alla fine di agosto 43 oltre ai 20.000 morti Foggia era distrutta per il 75 % del suo patrimonio edilizio pubblico e privato. La città fantasma, come venne chiamata, non aveva più niente da “offrire” al nemico/amico!

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Scritto da Cyberamanuense Mauro Franciolini   
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