Qualunque cosa succeda dedicato alla vita del padre, l'avvocato Giorgio Ambrosoli
Sabato 30 Aprile 2011 18:12

Morire per aver adempiuto al proprio dovere. E' un destino infame spettato a molti servitori dello Stato ma per alcuni al danno della morte si è aggiunta la beffa dell'oblìo.
L'avvocato Giorgio Ambrosloli, che conttribuì con il suo operato ed il suo zelo a far chiarezza sul crac finanziario di  Michele Sindona è senz'altro tra questi.
Ambrosoli morì ammazzato la sera dell'undici luglio del '79 ad opera di un killer assoldato dallo stesso Sindona e fatto arrivare direttamente dagli Stati Uniti d'America.
Ad oltre trent'anni dalla morte sono davvero in pocghi i giovani che possono dire di conoscere questa storia.
Vergogna o grottesca sciatteria di una società, quella italiana sempre più senza memoria, è un giudizio che lasciamo ai posteri; a noi che da sempre ci battiamo perchè nessuno possa dire di non aver saputo, il compito di ricordare senza odio nè rancori personali.
Come raccontare allora Giorgio Ambrosoli in una manciata di battute? Semplicemente con le sue parole quello che meglio lo hanno rappresentato e che più possono insegnare agli adulti di domani cosa significhi essere uomini:
"E' indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perchè per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il Paese"

Cordialmente
Raffaele de Chiara

Vi segnalo che mercoledì 4 maggio alle ore 18 presso la libreria UBIK avrò l'onore di presentare Umberto Ambrosoli, autore del libro Qualunque cosa succeda dedicato alla vita del padre, l'avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata di Michele SIndona, ucciso a Milano nella notte tra l'11 e il 12 luglio del 1979,definito da Corrado Stajano "un eroe borghese" (titolo del libro e anche del film di Michele Placido).

La sua testimonianza ricorda il senso dello stato che ha segnato l'opera di Giorgio Ambrosoli che ha proseguito nella sua funzione pubblica di investigatore degli intrecci tra economia, criminalità e politica, pur consapevole dei rischi personali legati all' incarico assunto, rischi che si erano fatti più concreti e tangibili a seguito di ripetute e crescenti minacce mafiose.

La riflessione su questi eventi costituisce un'occasione di conoscenza di pagine oscure della storia italiana di quegli anni, ma possiede, purtroppo, una tragica attualità.

Non a caso proprio a Umberto Ambrosoli il Corriere della sera ha affidato il compito di scrivere alcuni editoriali in occasione dei manifesti che accostavano la procura milanese alle Brigate Rosse.

Vi chiedo gentilmente di contribuire a diffondere la notizia dell'iniziativa .

Cordiali saluti

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Scritto da Claudio FontanaVISUALIZZA IL PDF   
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