Coordinamento nazionale “Rete degli archivi per non dimenticare”
Venerdì 01 Ottobre 2010 17:52

24 settembre 2010

 

Coordinamento nazionale “Rete degli archivi per non dimenticare”

c/o ICPAL, via Milano, 76, ROMA

 

Presiede la riunione Ilaria Moroni.

Verbale redatto da Benedetta Tobagi .

 

Presenti:

Elenco allegato al verbale

 

ORDINE DEL GIORNO:

1.    obiettivi futuri del progetto e nuove adesioni

2.    presentazione comitato scientifico

3.    selezione, creazione e inserimento dati all’interno del portale del Ministero Beni Culturali

4.    creazione gruppi di lavoro

 

INIZIO LAVORI (h. 9:15)

 

> Saluto della direttrice dell’ICPAL, M. Cristina Misiti

 

> Interviene Ilaria Moroni illustra i temi all’ordine del giorno ed espone la relazione introduttiva.

In particolare, sottolinea centralità di:

A - aggiornamento su nuove adesioni; difficoltà logistiche degli aderenti;

B – definizione obiettivi Rete per il futuro, dopo censimento e convegno, tra cui:

1) salvaguardia e diffusione conoscenza sulle fonti (principalmente attraverso il portale)

2) didattica: censimento delle iniziative (da rendere note a livello nazionale nella giornata della memoria del 9 maggio) e programmazione e coordinamento della didattica a livello nazionale;

3) censimento (collocazione-stato di conservazione-accessibilità) e successiva digitalizzazione atti giudiziari;

C - costituzione gruppi di lavoro in riferimento agli obiettivi individuati.

 

Si dà lettura dell’elenco dei membri nominati nel comitato scientifico: Pierpaolo Beluzzi, Francesco M. Biscione, Paola Carucci, Manuela Claudiani, Giuseppe De Lutiis, Patrizia Ferrara, Sergio Flamigni, Mimmo Franzinelli, Lorenzo Frigerio, Manlio Milani, Agnese Moro, Ilaria Moroni, Maurizio Ridolfi , Carol Tarantelli, Benedetta Tobagi, Mauro Tosti Croce, Cinzia Venturoli. Al comitato si affiancheranno i gruppi di lavoro, in osmosi continua.

 

Saranno costituiti nella seconda parte della riunione 3 gruppi di lavoro, sulla base dell’adesione volontaria dei presenti, incentrati su:

- documentazione

- didattica

- portale

Sono messi a disposizione dei presenti fogli per iscriversi ai gruppi di lavoro in conclusione ai lavori della mattinata.

 

> Interviene Tosti Croce per illustrare le linee guida della realizzazione del portale:

Inserimento Rete nel portale SAN (Sistema Archivistico Nazionale) in corso di creazione ed espansione, articolato per aree tematiche

Aree finora in stato più avanzato: archivi imprese e moda

Non solo una rassegna degli archivi esistenti, ma disponibilità on line di materiali relativi agli archivi d’interesse.

Illustra a titolo d’esempio sezione archivi della moda del portale.

Per portale della Rete: prioritario mettere on line esito del censimento, cronologia e pubblicare materiali relativi ai poli della Rete e una proposta di percorsi tematici. Creazione di una “galleria multimediale”. Sezione news. La guida pubblicata dall’ICPAL è un’utile base per definire i contenuti del portale.

 

Si apre la discussione sulla relazione introduttiva di Moroni, i partecipanti sono invitati a iscriversi per intervenire.

 

> Intervento Claudiani:

precisazioni circa l’interesse della Direzione archivi verso la Rete; “Giornate aperte” di comunicazione e valorizzazione promosse dal MiBAC, in cui il Ministero ipotizza di includere presentazione della Guida della Rete degli archivi per non dimenticare.

 

> Interviene Saverio Di Bella – centro Rocco Chinnici, con delega del Comune di Vibo Valentia. Il centro dispone di materiali originali, come audio di cantastorie locali. [Risposta Tosti Croce  per Archivio di Stato, illustrando possibilità di integrazione nelle collezioni sonore degli Archivi di Stato.]

Sottolineatura dell’importanza vitale dello scambio tra Archivi di Stato e centri di documentazione locali. Es. giudice Costa, che fu anche partigiano, oppure figure come Aldo Moro: intrecci di storie, pluralità e complementarietà fondi archivistici. Occorre muoversi verso una composizione “virtuale” di fondi archivistici diversi e dispersi che trovano punti di contatto in figure o vicende chiave.

 

> Interviene Agnese Moro:  ripercorre genesi e vocazione della Rete. Punto di svolta con la collaborazione della Direzione Archivi. Richiama necessità di definire sintassi istituzionale dei rapporti tra Rete archivi e Direzione, compiti, rapporti e responsabilità. La direzione non intende inglobare la Rete, ma le modalità operative sono da definire, nel corso della presente riunione

Rete è punta di iceberg di realtà sommerse: momento di richiamo per attrarre tutti i soggetti che dispongono

Indispensabile che esista questa “Rete” nata dal basso per sollecitare nuove adesioni e monitorare capillarmente le realtà della società civile. Auspica che la Rete mantenga una sua autonomia, in dialogo costante con le Istituzioni [Tosti Croce per Dir. Archivi conferma decisamente la volontà di collaborare nella reciproca autonomia]: Rete come laboratorio e modello di collaborazione virtuoso tra Istituzioni e società civile.

[Interviene Croce, che ribadisce: volontà del portale non è inglobare, ma dare maggiore visibilità alla Rete]

Gruppi di lavoro: quali compiti? I gruppi possono aiutare una progettazione dettagliata e dovrebbero farsi carico di determinare anche un budget, in relazione agli obiettivi specifici che verranno individuati.

Comitato scientifico: luogo di scambio per quello che c’è, ma anche per quello che non c’è. Proposta operativa in relazione alla Giornata della Memoria del 9 maggio: presentare annualmente Proposta di Rapporto annuale della Memoria in Italia, un rapporto sullo “stato della memoria” in Italia, per raccontare cosa viene fatto nelle piccole realtà, iniziative spesso condannate a sparire o a rimanere confinate alla visibilità

Non un lavoro in più, ma raccogliere quello che viene fatto in tutti i luoghi, in relazione ai temi collegati alla memoria. Capitalizzare e rendere noto quel che c’è. Chiede eventuali pareri su questa proposta.

[interviene Claudiani: nessuno dovrà mettere un cappello sulla Rete]

 

> Interviene Moroni: lancia proposta di sinergie tra Archivi di Stato e piccoli centri di documentazioni, in vista, ad es. di ordinamento e catalogazione di materiali.

 

> Interviene Caterina Arfè, ACS. ACS è luogo raccolta documenti amministrazione centrale dello stato – almeno la documentazione che lo Stato ci dà. Affluenza ricercatori da tutto il mondo. Rete si dedica alla storia Repubblicana. ACS rende disponibili documenti del Ministero dell’Interno, es. fondi schedatura delle associazioni – tutte, dal comitato di quartiere alle BR - controllate dall’Interno, dal fascismo fino agli anni Ottanta. Dunque, in virtù di questa documentazione, ACS sente di far parte a pieno titolo della Rete, in virtù di questi materiali indispensabili a scrivere la storia di certe pagine dell’Italia repubblicana.

Propone come riferimento la Guida alle fonti per la storia dei movimenti in Italia (scaricabile dal sito dell’ACS).

ACS ha rivisto la propria visione strettamente istituzionale, ed oggi è ben consapevole del valore del fiorire di questi centri che raccolgono documentazione di origine non statale. ACS può mantenere – nonostante carenza di fondi e risorse umane – la vocazione all’indirizzo e alla tutela e alla vigilanza virtuosa, attraverso le soprintendenze, sugli archivi privati di notevole interesse storico. Dà piena disponibilità e adesione a gruppo di lavoro Documentazione.

 

> Interviene Mimmo Franzinelli. Valore nuove tecnologie. Uno sguardo oltre: ci sono archivi istituzionali imprescindibili, ma oggi off limits: esempio commissioni parlamentari. Attualmente la normativa sui 30 anni non viene attuata. E ci sono notevoli ostacoli operativi e logistici, a sbarrare ulteriormente la buona volontà dei ricercatori.

Battaglia di legalità per piena attuazione della legge esistente. Questo si configura tra i compiti fondamentali per gruppo Documentazione.

Sottolinea importanza dell’adesione di ACS e Archivi provinciali.

Tema delle stragi: mancata verità giudiziaria rende vitale l’ampliamento e l’approfondimento della ricerca storica, a partire anche da atti giudiziari. Avverte il rischio che sidiffonda una mentalità “positivistica”: è sufficiente digitalizzare i materiali giudiziari. No, non è sufficiente. È materiale di non semplice utilizzo e comprensione, talora contraddittorio, infido, pieno di “polpette avvelenate” (es. informative dei servizi di dubbia autenticità): il comitato scientifico dovrebbe ipotizzare un impegno in vista  della creazione di regesti, guide, etc. (ipotesi: affidarlo al Gruppo Documentazione).

Occorre guardarsi dalla tentazione dell’autoreferenzialità: importanza del cercare nuovi canali di divulgazione con tv, media, giovani.

La ricerca su fonti contemporanee è molto rischiosa. Esiste grande rischio di querele, spesso di sapore puramente intimidatorio.

[Saverio Amadori per Ass. 2 agosto: precisa che copia comm. P2 è interamente accessibile a Bologna].

 

> Interviene prof. Maurizio Ridolfi:

due problemi:

- quale interazione con l’Università? Come strutturarla? Va costruita con i vari centri, i prof. aderenti

- arrivare ad avere una visibilità: questi problemi restano sommersi

(Ridolfi deve lasciare la riunione).

 

> Interviene Stefano Twardzik,  dip. Storia dell’Università degli Studi di Milano:

Rete ACS  svolge compiti distinti dalla Rete, è corretto che ciascuno continui a fare il suo lavoro. C’è un problema di legalità e solo parziale applicazione delle norme. Poi c’è problema di ambiguità normativa. Comma 122, eccezione introdotta nel 2006 al Codice dei Beni Culturali, che pone un termine di 40 anni alla consultabilità di processi conclusi. Confligge con art. 116 codice di procedura penale: il presidente del tribunale può autorizzare soggetti interessati a consultare processi conclusi, a sua discrezione. Sollecita che i gruppi di lavoro di facciano carico anche di proposte di correzioni e aggiustamenti normative.

 

> Interviene Pierpaolo Beluzzi: sottolinea che il portale si configura come punto di raccordo e ricerca qualificata dell’informazione, che poi è reperibile, eventualmente anche in formato digitale, nei nodi, o poli, della Rete. Condividere le informazioni è: far sapere dove, e in che modalità, condizioni, formati, la documentazione è accessibile, non buttare tutto in internet.

Necessario fissare uno standard per la digitalizzazione della documentazione, tra archivi, tribunali, etc. Uno dei nodi tematici più spinosi che il gruppo Documentazione deve affrontare.

 

> Interviene Letizia Cortini, AAMOD riguardo alla visibilità del progetto e didattica.

Didattica: centralità della diffusione dell’uso delle fonti nelle scuole. Porta es. esperienza di didattica delle fonti in una scuola primaria. Occorre preparare gli insegnanti, perché imparino dove cercare le fonti e come usarle. (esp. di Milano da riportare nel gruppo di lavoro Didattica). Esplorare utilizzo lavagne multimediali che si stanno diffondendo nelle scuole (per gruppo didattica).

Visibilità: da ricercare anche tramite artisti e performer. Sia quelli attivi che quelli che hanno lasciato molte fonti. Proposta raccolta “fonti artistiche”, contributi degli artisti alla memoria.

> Interviene Elisabetta Lachina, familiare vittime Strage di Ustica. Sottolinea difficoltà 1) ad entrare nelle scuole (resistenza enti locali), 2) a trovare giusto canale comunicazione con gli studenti (porta es. di utilizzo di uno spettacolo teatrale)

 

> Interviene Benedetta Tobagi:

- formazione docenti è tra i compiti della didattica (es. attività di Venturoli con gruppi di insegnanti a Milano)

- per gruppo documentazione: tra gli obiettivi vi sia monitoraggio stato accessibilità, per dare massima risonanza a questo problema sui media, curando che venga data informazione corretta e si verifichi l’effettivo mantenimento degli impegni assunti da parte delle istituzioni. Proposta creare apposita sezione portale con aggiornamenti sulla normativa e l’accessibilità degli archivi ancora chiusi.

, es “ Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ” dove tutti sono inviati a mandare info su iniziative relative alla memoria. e/o altre cose

 

> Interviene Elisabetta Ranieri, Radio Popolare:

sempre su come integrare università e rete, ci sono molti professori che utilizzano i multimedia, oppure organizzano reading/spettacoli per divulgazione: fare rete con loro.

 

> Interviene Giuseppe De Lutiis:

Ripercorre stato dell’arte circa l’accessibilità delle commissioni parlamentari (Sifar, Sindona, Mitrokhin). Temi di cui il gruppo Documentazione dovrà tener conto.

 

> Interviene Eros Francescangeli, Università di Padova e Zapruder.

Si aggrega all’appello che si faccia una battaglia sull’accessibilità dei documenti dal gruppo di lavoro documentazione. Es. saranno versati doc del casellario “illegittimo” ’45-’68. Le più interessanti vengono dal Sismi e dai Carabinieri. Garantirne accessibilità. Es. si possono vedere le carte dell’attività dei baschi verdi della guardia di Finanza Es. a Boston sono accessibili documenti sull’azione messa in atto dall’Fbi per sabotare i movimenti di sinistra radicale.

Rincara su rafforzamento rapporto con l’Università. Es. convegno Firenze/Reggio Emilia su terrorismo e violenza politica.

Ipotesi: creare un filone raccolta fonti orali? Tra cui storie di vita ex terroristi (raccoglie sollecitazione A.Moro)

Affrontare problema del rischio di querele!

Problema della proliferazione di opere di pubblicistica e memorialistica dotate di scarso valore scientifico: proposta apertura osservatorio sull’uso pubblico della storia [interviene Tobagi: partire da rassegna degli studi – numerosissimi - su rappresentazioni del terrorismo e della violenza svolti all’estero]

 

> Interviene Sergio Flamigni:

riprendere progetto di un convegno a livello europeo sullo stato delle fonti e l’attività archivistica.

 

> Interviene Gerardo Maffei:

A chi va il materiale dematerializzato? Trovate soluzioni di buon senso, come versamento anticipato all’Archivio di Stato (modello accordi Milano tra archivio e tribunale).

Chi può accedere agli atti digitalizzati? Affrontare incongruenze normativa.

 

> Interviene Umberto Valloreja:

12 milioni fascicoli, 6 milioni sentenze all’archivio del Tribunale di Milano; drammatico problema di deperibilità e stato delle carte (censimento consegnato al dott. Liva dell’Archivio di Milano: può essere modello di censimento da eseguire presso altri tribunali). Necessità di attenzionare i fascicoli prima di mandarli al macero (commissioni scarto tribunale-archivio di stato). Drammatica carenza di personale.

Problema di documenti fasulli creati ad arte, che sono contenuti in questi fascicoli.

Operativamente? Il censimento dei processi è una fase cruciale, e bisognerebbe individuare le persone competenti.

 

> Interviene Giovanni Liva, Archivio di Stato di Milano:

problema delle carte giudiziarie digitalizzate in formato .pdf: consultabilità, quali vincoli? Problema della gestione dei dati sensibilissimi, come si fa l’archivista a pulire i .pdf? Tema per il gruppo Documentazione. [interviene Beluzzi spiegando che esistono già ora i mezzi tecnici per precettare dati sensibili su un file .pdf]

Nella battaglia per accessibilità, premere per revisione normativa sui tempi di accessibilità dei processi. Prevedere proposte di revisione da lanciare ai legislatori.

Suggerisce d ribattezzare il gruppo di lavoro: “didattica e controinformazione”, in considerazione del drammatico livello di ignoranza diffuso, soprattutto tra i giovani, riguardo alla storia recente, che chiama i membri della Rete a un impegno costante.

 

> Interviene Lorenzo Frigerio:

fornisce numeri della massiccia attività di didattica e formazione di Libera, che ora è a disposizione e associata alla Rete degli archivi.

1-didattica: porsi necessarie domande sul tema dell’informazione: “didattica e informazione; cruciale la formazione dei formtori, già sperimentati percorsi misti Mafie/Terrorismi

2- ogni nodo deve amplificare e rilanciare le notizie sia delle buone pratiche che dei messaggi d’allarme

3- art.21+Libera sta mettendo in piedi un gruppo di avvocati dedito al problema delle querele (in rif. al problema sollevato da Franzinelli e ripreso da De Lutiis)

4- proposta di utilizzare beni confiscati per luoghi di memoria e/o centri documentazione

5- torna sulla necessità di un monitoraggio puntuale su segreto di stato e temi affini! Sarebbe importante per il 150° dell’Unità d’Italia raccontare anche le pagine di storia criminale e le forme di resistenza civile, cioè non far mancare la nostra voce, come Rete.

 

PAUSA PRANZO (h. 14:30) - RIPRESA LAVORI (h. 15:15)

(nel corso della pausa, i partecipanti si sono iscritti a seconda di competenze e disponibilità ai gruppi di lavoro)

 

> Interviene Moroni: programmazione future attività e definizione degli obiettivi dei gruppi di lavoro.

Tra le future attività: continuazione dell’attività di censimento dei membri della Rete, con le dovute specifiche (es. il centro conserva documentazione in copia o originale), per censimento nuovi membri e aggiornamento dei dati relativi ai membri già inclusi. Si prevede l’utilizzo delle schede fondo e istituto già impiegate

 

Schema riassuntivo per il portale:

  • IL PROGETTO
  • I PROTAGONISTI
  • TRA PASSATO E PRESENTE
  • GALLERIA MULTIMEDIALE (registrazioni e immagini)
  • BIBLIOTECA
  • TROVA ARCHIVI
  • NEWS (iniziative, convegni,..)

 

> Interviene Paolo Franzese, direttore archivio di Stato di Perugia, nuova adesione alla Rete.

 

TUTTI I MEMBRI DELLA RETE – OBIETTIVI

- coinvolgere nuovi soggetti;

- rafforzare il rapporto con le Università

 

GRUPPO DI LAVORO PORTALE – OBIETTIVI

COORDINATORE: DA DEFINIRE

- ideazione dello schema del portale (personalizzando e adattando alle esigenze della Rete i modelli esistenti, come Portale archivi imprese o moda);

- raccolta dati dai membri della Rete e loro organizzazione;

- definire periodizzazioni e raggruppamenti di eventi e produrre schede e contenuti integrativi (delegata agli storici che fanno parte del gruppo di lavoro)

- definire il logo del portale (selezionare proposte da grafici e/o designer professionisti)

- definizione budget e individuazione fonti finanziamento

 

TUTTI I MEMBRI DELLA RETE sono invitati a contribuire alla costruzione del portale con segnalazioni relative alle specificità del materiale da loro conservato e alle potenzialità di utilizzo che offre per un portale internet

 

 

GRUPPO DI LAVORO DOCUMENTAZIONE – OBIETTIVI

COORDINATORE: DA DEFINIRE

- guida d’accesso alle fonti ufficiali e raccolta criticità riscontrate dai ricercatori;

- monitoraggio dello stato dell’arte in materia di segreto di stato, accessibilità archivi separati, commissioni parlamentare d’inchiesta etc., delle falle nell’applicazione della legislazione archivistica.

- formulazione proposte di integrazione e rettifica normativa, e/o soluzioni tecniche (es. gestione dei dati sensibilissimi);

- creazione di manuali, guide e regesti che facilitino la consultazione dei fondi ed eventuali criticità (es. le “polpette avvelenate”, documenti di autenticità sospetta eccetera)

- osservatorio sull’uso pubblico della storia

- ideazione di un programma di raccolta delle fonti orali.

Sottogruppo incaricato delle fonti giudiziarie:

- censimento dei fascicoli giudiziari nei vari tribunali, attraverso l’individuazione di personale competente nelle varie sedi (archivi tribunali) e dei periodi temi d’interesse; eventuale estensione dell’indagine all’ufficio corpi di reato;

- ideare e compilare la “targa” o “anagrafica” dei procedimenti penali di rilevanza storica (n.registro del procedimento etc), a partire dalle sentenze passate in giudicato [suggerimenti di Jannaci];

- fissare uno standard per la digitalizzazione della documentazione;

- estensione della digitalizzazione ai procedimenti individuati.

- creare schede integrative relative a procedimenti e imputati

- definizione budget e individuazione fonti finanziamento

 

GRUPPO DI LAVORO DIDATTICA – OBIETTIVI

- rafforzamento del rapporto con le Università

- didattica per docenti

- modalità di diffusione dell’uso delle fonti nelle scuole

- esplorare possibilità didattica multimediale

- censimento delle buone pratiche da rendere pubbliche ogni 9 maggio

 

TUTTI I MEMBRI DELLA RETE sono invitati a spedire all’indirizzo che verrà creato ad hoc comunicazioni relative tutte le iniziative che si svolgono a qualsiasi livello sul territorio in materia di “memoria” relativamente ai temi terrorismi/mafie (targhe, intitolazioni, lavori con le scuole, pubblicazioni eccetera), per compilare lo “stato della memoria”

 

CHIUSURA LAVORI (h. 16:40)

Presenti:

  1. ALFONSI ALFONSO
  2. AMADORI SAVERIO
  3. AMATISTE ANDREA
  4. ARFÉ CATERINA
  5. BELUZZI PIERPAOLO
  6. BISCIONE FRANCESCO M.
  7. CACCIANI PATRIZIA
  8. CATRI FRANCA MARIA
  9. CELARDO ANTONIO
  10. CLAUDIANI MANUELA
  11. COCCHIARA MARIA ANTONELLA
  12. CORTESE RAFFAELLA
  13. CORTINI LETIZIA
  14. CURRÓ PLACIDO
  15. CUTRÍ BRUNO
  16. D’ERI FULVIO
  17. DE LUTIIS GIUSEPPE
  18. DE SANTIS MASSIMILIANO
  19. DEL GIUDICE COSTANZA
  20. DI BELLA SAVERIO
  21. DONINI SARA
  22. FACCI BARBARA
  23. FENOGLIO LORENZO
  24. FIORLETTA EMANUELA
  25. FLAMIGNI SERGIO
  26. FRANCESCANGELI EROS
  27. FRANZESE PAOLO
  28. FRANZINELLI MIMMO
  29. FRIGERIO LORENZO
  30. GIORDANO SABINA
  31. IANNACI FILIPPO
  32. IMPERI ILENIA
  33. LACHINA ELISABETTA
  34. LIMA GIORGIO
  35. LIVA GIOVANNI
  36. LOTTI EMILIA
  37. MAFFEI GERARDO
  38. MARZOTTI LINA
  39. MELEGA MARCO
  40. MORO AGNESE
  41. MORONI ILARIA
  42. NICOLAI GILDA
  43. NORI MARTA
  44. NOVELLI SILVERIO
  45. OCCORSIO SUSANNA
  46. PACI SARA
  47. PELLICCIARI MARIA LUIGIA
  48. RAMPAZZO GIULIA
  49. RANIERI ELISABETTA
  50. RIDOLFI MAURIZIO
  51. RIGAZZI ANTONELLA
  52. SAGGIORO CRISTINA
  53. SERMONTI MARGHERITA
  54. TARANTELLI CAROL
  55. TARANTELLI LUCA
  56. TOBAGI BENEDETTA
  57. TOSCIRI MARIANNA
  58. TOSTI CROCE MAURO
  59. TWARDZIK STEFANO
  60. VALLOREJA UMBERO
  61. VENTRONE ANGELO
  62. VENTUROLI CINZIA

 

 

Scritto da Ilaria Moroni   
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