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DIFFONDETE "Anomalie e meccanismi simili a criminalità"
Lunedì 18 Dicembre 2023 08:46

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Boom ristorazione, inchiesta Libera: "Anomalie e meccanismi simili a criminalità".Il lavoro nell'ambito dell'ottava edizione di F.i.l.i., il Festival dell'informazione libera e dell'impegno organizzato dalla stessa associazioneda curare 

 GENTILISSIME/I,
 
è da anni che scriviamo su Bologna e le le sue anomalie, il costo della ristorazione, i prezzi dei bar, una giornata da trascorrere a Bologna costa un occhio della faccia.Tutto è caro, fuori mercato, la città degli studendi, li spreme come limoni. Nessun controllo da parte dell'amministrazione pubblica. Bologna era il cuore dell'Italia che ambiva a esportare le esperierenze innovative. Solo chi ha la mia età, ricorda il trasporto gratuito urbano, le Case degli operai,che aiutavano a trovare il lavoro, gli studenti a trovare una stanza a prezzi umani. A Bologna si recavano da tuttti Italia, traumatizzati gravi per curararsi all' Istituto Ortopedico Rizzoli.
 
I bolognesi con quell'aria bonaria ed origini resistenziali, tanto da creare il mito di città più amata d'Italia. Dalle parti del Tribunale una lunga scia di trattorie con i tavoli imbanditi con tovaglie a quadri rossi. Tortellini fatti al momento e sangiovese nelle classiche bottiglie con il collo largo. Nelle balere si ballava il Rythm & Blues. Rimini dava il meglio di se con prezzi bassi e cucina familiare, il divertimento era assicurato. Il boom economico abbandonò al suo destino il Mezzogiorno, sacche di miseria che ha prodotto in alcune zone la plebe, ultimo stadio irrimediabile di povertà.
 
La storia di Bologna è emblematica, una città ricca che produce crimininalità, non raccogliere la sfida di Libera, significa declino socio-economico ed etico. La classe politica emiliana deve uscire allo scoperto con i Pier Luigi Bersani, la segreteria al conpleto del Pd e della Regione Emilia-Romagna. Devono nascesre i comitati di controllo, deve tornare nelle piazze Libera con don Ciotti, la società civile, le donne che abbiamo ammirato a Roma, combattenti per i diritti, fortemente motivate .
 
Abbiamo l'esperienza della città di Foggia, da Foggia deve partire un forte grido di dolore, la voglia di rinascere, Foggia deve diventere il cuore del riscatto, non abbiamo la possibilità di fare compromessi, non abbiamo nulla da dare in cambio.
 GBnB -bXUAA3cfI
 
 
 

Dal fiorire di attività ristorative nel centro storico e nella prima periferia di Bogna emergono "vicende giudiziarie legate alle mafie, segnalazioni ma anche anomalie e meccanismi che rimandano a quelli utilizzati dalla criminalità". A lanciare l'allarme è Libera, con una nuova video-inchiesta che sarà presentata nell'ambito dell'ottava edizione di F.i.l.i., il Festival dell'informazione libera e dell'impegno organizzato dalla stessa associazione: appuntamento da giovedì a sabato al centro Costa di via Azzo Gardino.

"Quest'anno accendiamo un riflettore sul mondo della ristorazione: un settore strategico di sviluppo per Bologna che però presenta dei movimenti e delle ombre che cerchiamo di mettere in luce", afferma in conferenza stampa Andrea Giagnorio di Libera Bologna, autore dell'inchiesta insieme a Sofia Nardacchione. Da questo lavoro "emergono soggetti e locali che hanno un'espansione vorace sul nostro territorio, in particolare nel centro storico. Emergono- continua Giagnorio- imprenditori che con disinvoltura non pagano le tasse e l'erario mettendo poi delle società-schermo per impedire che questi crediti siano recuperati. Emergono soggetti con un passato complicato dal punto di vista giudiziario che però sono ancora presenti in città e che spesso hanno anche a che fare con i cittadini con atteggiamenti intimidatori".

Si tratta di "movimenti che si svolgono sotto la superficie dell'acqua, spesso in silenzio, ma è importante che vengano alla luce- aggiunge l'attivista- per far aumentare la consapevolezza in città di questo fenomeno. Lo facciamo anche mostrando i danni che vengono fatti ai lavoratori, ai cittadini, ai professionisti e a tutti gli altri operatori del settore".

Alla video-inchiesta si è arrivati con un articolato lavoro, racconta Nardacchione: "Tantissime le segnalazioni raccolte e approfondite, centinaia le visure fatte per capire i legami delle società del mondo della ristorazione". Ma il festival toccherà anche molti altri temi: dal decreto Caivano e i reati economici ai Cpr e le migrazioni, "come sempre cercando di creare collegamenti con tanti territori- sottolinea Nardacchione- e soprattutto di approfondire quello che avviene sul nostro".

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L'edizione di F.i.l.i. che sta per iniziare "sarà ricca di temi affrontati ad ampio raggio e a tutti i livelli, partendo dal discorso della prevenzione per arrivare fino agli strumenti di contrasto della presenza mafiosa sul territorio", dichiara Giulia Sarti, delegata alla Legalità democratica e alla lotta alle mafie. Affrontare questi argomenti è importante e questo "non per alzare polveroni e gridare al lupo ma per fare il quadro e rendersi conto di qual è la situazione sul territorio", aggiunge Sarti, sottolineando poi come l'inchiesta in particolare sia oggi uno strumento "quasi demonizzato, quando invece è il sale delle azioni che un'amministrazione può mettere in campo, dell'informazione per i cittadini e del confronto pubblico". Al festival parteciperanno, tra gli altri: il sindaco Matteo Lepore, il comandante della Guardia di finanza Carlo Levanti, la docente Stefania Pellegrini, la magistrata Morena Plazzi, la parlamentare Enza Rando e il giornalista Giovanni Tizian.

Misure antimafia per le persone violente.

 

 

Scritto da Mario Arpaia   
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